Provarci sabato (anticipo alle 18) a Marassi. Non ci sono limiti all’ambizione, di fatto tutto è concesso nel focoso calcio d’agosto. Anche provarci in casa del Genoa mostrando sfrontatezza di pensiero e spirito guerriero. I rossoblù, certamente, incutono rispetto, ma al contempo suscitano anche grande fiducia nei rossoneri per uno scenario di lusso raggiunto grazie a talento e capacità tecniche. La Nocerina, insomma, s’è conquistata «Marassi» e ora vuole meritarsi l’attenzione nazionale con una partita degna.
Per i tifosi rossoneri, intanto, è prevista una buona scorta di tagliandi: 2067 biglietti a disposizione per il settore ospiti al costo di 10 euro. Da ieri pomeriggio è possibile acquistarli presso due punti vendita cittadini (al bar Futuransa e alla Tabaccheria Calabrese), la scadenza dei termini d’acquisto è prevista per domani alle 19. Bisogna dunque affrettarsi, ma ci sarà spazio per tutti.
Provarci a Marassi anche, e soprattutto, in virtù di ciò che si è prodotto contro il Foggia (specie nel primo tempo) e che si potrà ripetere in campionato. E naturalmente si punta in modo particolare sulla brillantezza del tridente d’attacco. Con Castaldo e Negro dovrebbe esserci ancora il brasiliano Farias, che al San Francesco, nella prima uscita di coppa, ha ammaliato il pubblico con dribbling d’autore e finte disarmanti e con l’avversario diretto regolarmente lasciato sul posto. Il ragazzo s’ispira a Robinho, da bambino non si perdeva una sola finta del suo idolo che all’epoca giocava nel Santos: «Sono sempre stato tifoso del Santos – dice Farias – e quando lo vedevo giocare insieme a Diego mi emozionavo tantissimo. Da subito ho cercato di imitarlo, lo seguo in ogni squadra in cui gioca. Ho scelto pertanto la maglia numero 70: la stessa che indossava lui al Milan».
Stesso numero, medesime caratteristiche, stesso colore di maglia: il rossonero. Che sabato pomeriggio proverà a colorare gli spalti del Ferraris al seguito dell’Auteri band: «Affronteremo una squadra di massima serie – conclude Farias – ma giocheremo secondo le nostre predisposizioni tecniche e tattiche. Perché no, proveremo anche a passare il turno. Cercheremo sempre di giocarci le nostre partite convinti delle nostre possibilità.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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