Un giro, legale, da 50 milioni di euro al mese. Napoli e Campania capitale delle scommesse sportive, oggi finite nel mirino dei magistrati, e potrebbe essere diversamente in una realtà dove di «pallone» molto spesso si vive. I numeri dei resoconti periodici della Aams, agenzia dei Monopoli di Stato, parlano chiaro. Prendiamo i dati completi dello scorso agosto: in un mese dove gli avvenimenti sportivi, in particolare quelli di calcio, sono ridotti per la pausa estiva, nella sola Campania sono stati spesi ben 26 milioni e 115mila euro in scommesse. Una quota che rappresenta il 13,5% del totale delle giocate in Italia, che nel periodo agostano hanno toccato quota 192 milioni.
Allargando la cornice temporale, le cifre si gonfiano ulteriormente. Basti pensare che, a consuntivo, nel 2010 risultano investiti nella nostra regione 609 milioni e 207mila euro in «bollette», con una media mensile di 50 milioni e 767mila euro. Un’enormità, se si conta che le due regioni che seguono nella classifica sono Lombardia e Lazio con, rispettivamente, 385 e 382 milioni di euro giocati in un anno. Un distacco sensibilissimo, che conferma la propensione dei napoletani (e non solo) ad unire alla passione per il calcio, che copre il 90% del parco eventi quotati, quella per la puntata. D’altra parte, se si tiene conto dell’intero mercato nazionale delle scommesse nel 2010, pari a 4 miliardi e 396 milioni di euro, si calcola che quello campano è andato a coprirlo per il 13,85%, percentuale confermata a grandi tratti anche nelle ultime settimane.
Passando al computo provinciale, Napoli recita ovviamente la parte del leone, con circa 34 milioni di euro al mese sui 50 totali investiti dai giocatori in regione. Potere della passione azzurra, ovviamente, ma anche del forte attaccamento locale alle squadre che militano nelle serie inferiori. A scommettere sono davvero in tanti, basti pensare che la media procapite annua è di ben 133 euro. E andando oltre la media, risulta così chiaro che sotto il Vesuvio si celino giocatori anche maniacali, pronti a scommettere migliaia di euro all’anno. Il tutto si indirizza verso una rete di servizi a dir poco capillare: solo a Napoli città ci sono 113 sale scommesse, cifra che sale a 558 se si contano tutte le aziende del gioco registrate in Campania. Anche in questo caso si tratta di numeri da record nazionale, che si riflettono anche sulla graduatoria degli eventi sportivi più giocati in Italia: se si fa riferimento allo scorso campionato, nella «top ten» delle puntate ci sono due match della squadra di Mazzarri: Napoli-Lazio 4-3, con scommesse per 2 milioni e 838mila euro e Napoli-Udinese (1-2), giocata in notturna e oggetto di scommesse per 5 milioni e 387mila euro.
La Redazione
A.S.
Fonte: Il Mattino
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