Il gol in Champions, quello che ha spianato il successo sul Benfica a Lisbona, dedicato alla seconda figlioletta appena nata, Aria. Il primo in Europa per Callejon, che invece in campionato è il bomber azzurro con sette reti. Lo spagnolo viaggia su livelli altissimi di rendimento, anche in questa stagione non ha praticamente mai accusato pause e ha sempre giocato, insostituibile, intoccabile. Un punto fermo per gli equilibri della squadra azzurra, ecco perché anche a Cagliari toccherà a lui dal primo minuto. Un gol al Cagliari, al Sant’Elia, lo realizzò nell’ultimo trionfo azzurro, il 3-0 dell’aprile 2015 targato Benitez, quello che determinò la fine del ciclo di Zeman sulla panchina rossoblù. Callejon è uno che non tradisce mai e come minutaggio anche in questa stagione è da record: non ne ha saltata nessuna di partite tra campionato e Champions, sempre presente e sempre titolare. Ventuno volte schierato dal primo minuto (15 su 15 in campionato con dieci intere e 6 su sei con 5 intere in Europa) 1842 minuti, terzo nel Napoli dietro a Reina e Koulibaly, gli unici che non hanno saltato neanche un minuto tra campionato e Champions. Cambiano gli allenatori e Callejon resta sempre lo stesso, affidabilissimo, insostituibile: punto fermo con Benitez che lo volle fortemente a Napoli dopo gli anni nel Real Madrid, stessa situazione con Sarri che gli diede piena fiducia il primo giorno di ritiro a Dimaro e lo ha poi praticamente sempre schierato sia l’anno scorso che in questa stagione.
Con la partenza di Higuain e l’infortunio di Milik è diventato sempre più decisivo per il gioco offensivo del Napoli, adesso è soprattutto lui chiamato a finalizzare le trame d’attacco azzurre: spesso cercato da Insigne con i cambi di gioco o da Hamsik, bravo a cambiare fronte con grande rapidità. Una stagione cominciata alla grande, subito con le marce alte fin dalle prime partite di campionato e in Champions e immediatamente decisivo sotto porta. Le prime reti stagionali contro il Milan al San Paolo: la doppietta (altri due gol li realizzò Milik) decisiva per il largo successo (4-2) sui rossoneri. Un altro test importante per Callejon in una partita chiave per il Napoli: la prima di tre sfide fino a Natale, tre partite che potrebbero rilanciare gli azzurri nella corsa per il secondo posto. Lo spagnolo vuole tutto, punta a una stagione di vertice su tutti i fronti: in Champions è stato raggiunto il primo obiettivo della qualificazione agli ottavi, in campionato invece gli azzurri sono attardati rispetto alle prime posizioni e hanno la possibilità di recuperare prima della fine dell’anno. Per Josè il campionato vale quanto l’Europa e infatti la sua tensione è sempre altissima, qualsiasi sia l’avversario e qualsiasi sia l’appuntamento contro grandi o piccole. Quindi, per lui il Cagliari vale quanto il Benfica e anzi di più. Ecco perché Sarri uno come lui non lo toglie mai. Lo riferisce l’edizione odierna de Il Mattino.
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