«C’è una domanda di condono in corso, ma il fatto che sia stata deturpata la macchia mediterranea tra faggi, castagni e lecci ed altre specie è una grandissima menzogna». Risponde così il presidente della Mariano Keller, Salvatore Righi, in merito all’inchiesta relativa alla costruzione del centro di via Uldarigo Masoni costruito, secondo i magistrati, privo di licenza edilizia. A breve la Procura Generale, che con l’aggiunto Ugo Ricciardi sta stilando il calendario dei prossimi interventi di demolizione, vi dovrebbe mandare le ruspe per iniziare gli interventi di abbattimento. Ma la scuola calcio è fiduciosa e ribadisce che vi è una domanda presentata che dovrà fare il suo corso puntando sullo stato in cui versava la zona prima dell’intervento. «Quell’area – continua Righi in una nota – era abbandonata e degradata, un deposito di carcasse di auto rubate e covo di drogati non può passare per un’area verde danneggiata». Un’area sulla quale è nata una scuola calcio che è diventata dal 2004 ad oggi un punto di riferimento per il calcio giovanile regionale e non solo. La struttura ad oggi conta un campo di calcio a 11, tre campi di calcetto ed uno di calciotto, tutti in erba sintetica, due palestre, due bar, a disposizione degli 800 ragazzi e 36 squadre che vi operano. Una trentina gli addetti ai lavori. Tra questi medico sociale, fisioterapista, ortopedico, massaggiatori e psicologo. «È stata bonificata e sanata – conclude il presidente della Mariano Keller – una zona che oggi raccoglie il sorriso di circa 800 bambini, in una struttura che opera soprattutto nel sociale per il recupero di tanti ragazzi a cui viene data la possibilità di trovare un angolo di paradiso in una città come Napoli». La Mariano Keller, sottolineano alla scuola, oltre a rappresentare un polmone sociale per il quartiere è un riferimento regionale dal punto di vista agonistico con il successo quest’anno in diversi campionati: il titolo regionale Miniallievi ‘95, quello provinciale ’97, la categoria pulcini, anno 2000 a livello nazionale oltre ai tantissimi giocatori lanciati in giro per l’Italia in squadre professionistche quali Napoli, Milan, Juve, Inter e Roma.
La Redazione
A.S.
Fonte: Il Mattino
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