Archiviata la gara di Verona contro il Chievo, è tempo di pensare al prossimo turno. Al San Paolo arriva l’Atalanta dei miracoli, che fa del settore giovanile e dei prodotti del proprio vivaio il suo fiore all’occhiello. Come riporta l’edizione odierna de “Il Mattino”, tanti sono i giovani lanciati quest’anno dagli orobici: da Caldara promesso sposo della Juventus a Conti, che piace e non poco al Napoli. Cresciuti nel settore giovanile nerazzurro anche Grassi, Bastoni, Melegoni, Latte e Kessié. Senza dimenticare gli altri italiani esplosi in stagione come Spinazzola e Petagna e Gagliardini ceduto a peso d’oro all’Inter. E nel Napoli? L’unico prodotto del settore giovanile azzurro in prima squadra è Lorenzo Insigne, oltre a Luigi Sepe relegato al ruolo di secondo-terzo portiere. In prima squadra si è affacciato in qualche occasione anche Marco Milanese, difensore della Primavera azzurra convocato da Sarri tre volte in questa stagione. Investimenti economici diversi, tradizioni differenti e concorrenza elevatissima le discriminanti tra la bottega atalantina e il settore giovanile azzurro che pure, da quando nel 2014 è guidato dall’ex difensore Grava, sta gettando le basi per un futuro importante. Qualche “scugnizzo” ha esordito in A come Roberto Insigne, Maiello, Lasicki e Luperto, elementi che stanno vivendo da protagonisti la Serie B. Altri sono in prestito in Lega Pro. Nella stagione in corso la Primavera azzurra sta facendo registrare un netto miglioramento in classifica rispetto all’ultima stagione, ma sono ancora lontani gli standard di qualità, di fiducia e di investimenti che il settore giovanile atalantino esprime ormai da tanti anni.
Fonte: Il Mattino
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