Se è vero che il Toro va preso per le corna, è altrettanto vero che il Napoli per le ali. Giochi di parole a parte una delle armi in più della squadra di Ancelotti è data dagli esterni d’attacco. Insigne oramai è diventato una punta aggiunta, mentre Mertens è ufficialmente un falso nove. Ecco perché le uniche ali rimaste nel Napoli sono Ounas, Callejon e Verdi. Simone è quello arrivato per ultimo, dopo un corteggiamento iniziato nel mese di gennaio e che si è concluso solo nell’ultima sessione di mercato . Sarri lo avrebbe voluto come jolly per il suo tridente (con l’idea di utilizzarlo anche come vice Mertens), Ancelotti lo sta facendo studiare da esterno alternativo a Callejon oppure a Zielinski nel suo centrocampo a 4.
La prima in azzurro – nel pesante ko contro la Sampdoria al Ferraris – non è stata proprio da incorniciare, anzi. Dopo appena 45′ Ancelotti lo ha lasciato negli spogliatoi. Poi altre due esclusioni: la panchina contro la Fiorentina e addirittura la tribuna in Champions contro la Stella Rossa. E pensare che a Belgrado sembrava davvero che potesse avere una seconda chance, ma nelle scelte definitive dei Ancelotti hanno avuto la meglio Zielinski e Callejon. Ecco perché adesso contro il Torino ci spera per davvero. L’impressione è che più dello spagnolo, potrebbe essere il polacco a riposare per lasciare il posto a Verdi, che in silenzio, senza mai alzare la voce e continuando a dare il massimo in allenamento sta dimostrando di meritare un’altra occasione.
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