Il grande ex e il grande candidato. Ovvero Josè Maria Callejon e Arek Milik. A sei giorni dall’evento, la sfida con il Real Madrid, le motivazioni sono già a mille. Lo sono innanzitutto per l’ala destra del Napoli, lo spagnoli di Motril, che con i Galatictos ha un conto aperto: cresciuto a Madrid, è stato ceduto al Napoli nel 2011. La voglia di sfidare la «casa madre» e lo sfizio di batterla, dimostrando alla dirigenza di aver sbagliato a venderlo, sono pari se non superiori all’affetto che Calleti prova comunque per il Real. «Ho tanti ricordi, quelli più belli sono legati alle partite giocate in Champions League» è una delle risposte che ha dato nell’«Ask» al sito dell’Uefa. L’esterno spagnolo ha giocato due anni con il Real, segnando anche 7 reti in 9 partite di Champions (in totale 17 gol in 73 partite disputate dal 2011 al 2013). Le doppiette alla Dinamo Zagabria e all’Ajax con la maglia madrilena restano ricordo indelebili per lui, a quota (invece) un gol con il Napoli in Champions (la rete dell’importantissimo vantaggio sul campo del Benfica a dicembre scorso). Per questi e tanti altri motivi è evidente che per lui la sfida di mercoledì, al «Bernabeu», assume contorni ancora più particolari. «Sarà una gara speciale per me -ha ammesso – e quando ho appreso che avremmo affrontato la squadra di Zidane agli ottavi di Champions ho provato sentimenti contrastanti. Da un lato ho avvertito allegria perché sarei tornato a casa, dall’altro un po’ di rammarico perché incontreremo la squadra campione in carica».
L’attesa è ancora più spasmodica per Arek Milik: l’attaccante polacco, grazie anche al brillante lavoro d’equipe dello staff medico del Napoli, ha recuperato in tempi record dall’infortunio proprio per non mancare alla sfida-evento con i campioni d’Europa. Milik, in panchina a Bologna sabato scorso, spera di giocare qualche minuto con il Genoa per proporre la sua candidatura anche per la gara del Bernabeu, fermo restando che il suo grande sogno è giocare titolare il match di ritorno al San Paolo, per il 7 marzo prossimo. Dell’atmosfera Champions Arek ha parlato in una lunga intervista rilasciata alla rivista ufficiale dell’Ajax. Nelle due gare disputate in azzurro Milik ha già superato il bottino di reti segnato con gli «orange» in Champions, 2 gol in 7 gare. Col Napoli 3 reti (doppietta alla Dinamo Kiev e sigillo al Benfica nella gara del San Paolo) in due partite. E proprio la competitività dei partenopei ha messo a fuoco con i cronisti olandesi. «Il Napoli ha tanta qualità e ne ha abbastanza per garantire prestazioni di grandissimo livello anche in Champions e non solo in serie A». È questa, per lui, la vera differenza con l’Ajax. «Gli olandesi hanno tanti giovani ma mancano i calciatori esperti – ha riferito alla rivista dei lancieri – che ti permettono di avere una continuità di risultati».
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