Chissà se la trionfale passerella di venerdì sera ha contributo ad aumentare o annullare i dubbi di Sarri. Perchè adesso la domanda nasce ovvia e spontanea: chi saranno gli undici da opporre ai portoghesi del Benfica tra due giorni? Nell’ottica della turnazione viene da pensare che qualcuno sia stato risparmiato proprio in vista del match di Lisbona, una partita da dentro o fuori dove possibilmente dovrà essere schierato il miglior Napoli possibile, potenzialmente parlando. L’unico reparto che in questo momento appare intoccabile è la difesa.
È a centrocampo che si concentrano i dubbi maggiori. Dei tre azzurri che formeranno la linea mediana soltanto Hamsik non naviga nel limbo dell’incertezza: gol a parte, sempre belli e influenti, il capitano vive un periodo di forma smagliante. È Marek che sta facendo la differenza, che sa cucire il gioco tra centrocampo e attacco, il faro di ogni manovra, il punto di riferimento di tutti i compagni. Chi ai lati dello slovacco? Allan che ha riposato contro l’Inter oppure Zielinski che meriterebbe il premio della riconferma dopo la strepitosa prestazione esibita contro gli interisti? Alla fine prevarrà la legge tattica più di tutte le altre, spogliatoio compreso. Il brasiliano è più incontrista, a differenza del polacco che invece si fa valere di più in circostanze offensive come ha ampiamente dimostrato contro l’Inter. Non dovendo a tutti i costi vincere, Sarri alla fine sceglierà Allan. Altro nodo da sciogliere, Diawara o Jorginho? Il primo ha nettamente stravolto le gerarchie, relegando il compagno di squadra (quasi) fisso in panchina. A diciannove anni, quattro giorni sono un margine di tempo abbastanza sufficiente per recuperare le energie fisiche, logico quindi pensare all’ex bolognese come regista della squadra pure in terra portoghese. Più che una bocciatura dell’italo-brasiliano, la conferma in Champions di Diawara suonerebbe come una vera e propria investitura. Un messaggio di Sarri, come a dire: adesso il titolare è lui.
In attacco sì che ci sarà da riflettere. Torna disponibile Mertens ma Gabbiadini viene dalla sua miglior partita stagionale. Anche in questo caso sarà una scelta di modulo più che di uomini: meglio giocarsela con un centravanti boa come ha provato a fare il Gabbia venerdì oppure insistere con il belga falso nueve? I messaggi trasversali di Sarri si potrebbero interpretare in questo modo: fiducia a Gabbiadini che è in ripresa. Mertens meglio giocarselo nella seconda partita, ovvero nei venti minuti finali.
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