Li segue da vicino mentre «bombardano» i portieri. Esercitazione degli attaccanti sui tiri in porta, un modo per scaricare la tensione ma anche un lavoro che torna molto utile in partita. Ecco perché Mazzarri è lì a chiedere la migliore esecuzione possibile. Elogia Lucarelli, («guardate come tira») si gusta le esecuzioni di Hamsik, infallibile: suo il gol più spettacolare. Uno, due, tre palleggi e tiro che tocca l’incrocio e va dentro, una rete bellissima anche se si tratta solo di un’esercitazione in allenamento. «Mi sembravi Radovanovic», ha scherzato De Sanctis, beffato con un tiro dalla distanza a Novara.
Settimana tipo di lavoro, Mazzarri ha deciso di aprire le porte: allenamento visibile a giornalisti e operatori. Napoli a porte aperte. Partitina a sette tocchi, niente tattica, quella comunque l’ha fatta lontana da occhi indiscreti e oggi nella partitina del giovedì verranno effettuate le verifiche anti-Roma. Il lavoro vero e proprio nella fase difensiva e in quella offensiva verrà provato nella partitina di oggi pomeriggio, poi si proseguirà con lo studio dell’avversario e i calci piazzati. Atmosfera rilassata, c’è Gargano con il nuovo look, una «cresta» che ricorda vagamente quella di Hamsik, il cognato. Molto sorridente Cavani, a bordo campo segue l’allenamento uno dei suoi procuratori Anellucci. Il Matador non ha perso il sorriso, anche se le sue due ultime partite sono state sotto tono e contro il Novara è stato sostituito. Normali alti e bassi, l’uruguaiano già si candida per la Roma per migliorare la media realizzativa: tra campionato e Champions è a undici gol.
Scelte praticamente già effettuate, contro la Roma giocano tutti i titolarissimi. Tridente tipo in attacco, quello composto da Hamsik, Cavani e Lavezzi. A centrocampo tornano Inler e Gargano, anche se Dzemaili attraversa un ottimo momento di forma con i due gol consecutivi contro il Lecce e il Novara. L’ex parmense comunque dovrebbe partire dalla panchina domenica sera al San Paolo. Difesa tipo con Campagnaro, Cannavaro e Aronica. Qualche cambio il tecnico azzurro se lo riserverà per la seconda partita ravvicinata, quella di mercoledì al San Paolo contro il Genoa.
Sereno il clima anche all’uscita dal campo di allenamento: il Pocho Lavezzi sfreccia via con la sua Ferrari rossa, Hamsik e Dzemaili si fermano a firmare autografi con un gruppetto di tifosi.
Vigilia diversa a Roma, una vigilia agitata a Trigoria per i giallorossi dopo lo sfogo di Totti, il simbolo e capitano della squadra, criticato da parte dalla tifoseria dopo il rigore fallito contro la Juve.
«Ho pensato di andare via, soprattutto ultimamente. Se il problema per alcuni tifosi della Roma sono io, continuerò a pensarci. Non è che non senta la tifoseria più vicina, mi dispiace solo sentire certe cose dai tifosi romanisti nei miei confronti».
In favore di Totti è intervenuto De Rossi:
«Dopo il rigore che ha sbagliato, ho letto cose assurde sulla sua professionalità. Visto tutto quello che Francesco ha dato alla Roma in 20 anni certe cose non andrebbero dette nemmeno se buttasse il pallone con le mani nella propria porta. Francesco ed io non comandiamo nella Roma, non dobbiamo plasmare il gruppo».
La Redazione
P.S.
Fonte: Il Mattino
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