Cerca serenità nel ritiro di Chianciano, la Juve Stabia, mentre sembra risolversi anche il «giallo» per la vicenda-Nsereko, il 22enne calciatore ugandese con passaporto tedesco, scomparso nei giorni scorsi. «Il giocatore è all’estero»affermano infatti con certezza dal commissariato stabiese, che ha monitorato i suoi spostamenti, dopo che la società aveva suggerito le possibili «vie di fuga». Giovedì scorso la denuncia della scomparsa, dopo che l’attaccante non si era presentato all’allenamento, informando con un sms a un dirigente della sua assenza ma senza fornire spiegazioni. Aveva chiesto «per motivi personali» di allontanarsi, permesso negato dal club e questo potrebbe essere la causa della fuga. Gli investigatori non danno comunque altre informazioni, perchè «si tratta di un maggiorenne, che non ha alcun legame a rischio con il territorio; risiede in un hotel a Sorrento e raggiunge lo stadio di Castellammare solo per gli allenamenti». Insomma il suo allontanamento non desta allarme e appare «volontario». Anche la madre, che risiede in Germania, avrebbe sporto denuncia e quindi Nsereko non si trova comunque in famiglia. «Ma non è – aggiungono gli investigatori – nemmeno in Bulgaria dove risiede la fidanzata». Quindi, «Nsereko che ha lasciato comunque l’Italia» dovrebbe trovarsi in Inghilterra anche se la polizia non conferma per non violare la privacy.
La squadra intanto si concentra sulla sfida di campionato di domani contro il Livorno, con la certezza di essere in credito con la fortuna e di avere grandi margini di miglioramento. «Siamo sereni – sottolinea uno dei due patron, Franco Giglio – e se qualcuno guarda alle analogie con lo scorso anno, io penso solo a quello che ho visto in campo finora. E al di là di una sera un po’ troppo “fantasiosa” con il Verona, la squadra mi ha sempre dato l’impressione di poter dire la sua. Soprattutto contro il Brescia».
Una Juve Stabia subito in ritiro, ma non per punizione, la decisione era maturata già la scorsa settimana: «Assieme al tecnico si era pensato di partire qualche giorno prima per arrivare alla trasferta di Livorno con un gruppo ancora più unito, dando anche la possibilità alla squadra di provare un campo in erba naturale».
Ma potranno condizionare i casi Cesar (che ha deciso di chiudere con il calcio e tornare in Brasile) e Savio? «Sono due situazioni diverse – precisa Giglio – che non hanno comunque destato problemi allo spogliatoio. Questo è un bel gruppo».
Preoccupano forse di più le condizioni di Danilevicius. «Un po’ tutti sono in crescita, avendo iniziato tardi la preparazione, non solo lui. E non dimentichiamo quante gare ha disputato fino ad oggi tra campionato e Nazionale, e i viaggi cui è stato costretto. Vedo in crescita Erpen, e quanto a Mbakogu diamo anche a lui il tempo di maturare». Fronte mercato: «Ci siamo guardati intorno, ma alla fine abbiamo capito che avremmo rischiati di spendere solo soldi inutilmente. Speriamo solo che la fortuna cominci a ricordarsi un po’ di noi».
La Redazione
A.S.
Fonte: Il M attino
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