Il rosso rimediato nei minuti di recupero di Russia-Macedonia dovrebbe consentire a Pandev di anticipare i tempi di rientro e di mettersi a disposizione di Mazzarri per preparare il suo inserimento nel Napoli. Martedì è in programma la partita contro Andorra e l’ex interista dovrà saltarla per squalifica. Potrà quindi concentrarsi sui primi due impegni in azzurro, a Cesena e a Manchester, esordio in campionato e debutto in Champions.
Pandev non si considera riserva di lusso. Così come accadde quando mise piede nel prestigioso spogliatoio dell’Inter, gennaio 2010, proverà a conquistare il posto da titolare. Mourinho gli diede ampio spazio anche se l’iniziale batteria di attaccanti era composta da Milito, Eto’o e Balotelli, senza dimenticare il trequartista Sneijder. Gli impegni a distanza molto ravvicinata, tra campionato e Champions, consentiranno a Mazzarri di effettuare il turn-over, dando spazio ai prestigiosi attaccanti. Ma il tecnico proverà anche l’ipotesi che prevede l’impiego del tridente Lavezzi-Cavani-Pandev e l’arretramento di Hamsik a centrocampo, soluzione peraltro raramente provata nelle prime due stagioni per ragioni di equilibrio tattico. L’impatto napoletano è stato molto positivo per Pandev: ha raccontato anche al nuovo ct della Macedonia, Toshack, ex allenatore del Real Madrid, l’emozione dell’accoglienza che gli hanno riservato i sessantamila al San Paolo.
Su Hamsik c’erano alcune perplessità legate all’infortunio subito otto giorni fa nell’amichevole contro il Palermo. Il capitano della Slovacchia ha giocato venerdì a Dublino contro l’Irlanda di Trapattoni, rassicurando Mazzarri e i tifosi anche con un messaggio pubblicato sul suo sito internet: «Sono sceso in campo perché non avvertivo dolore, come nel giorno precedente. Nessun problema per me e per la Slovacchia, il girone è ancora aperto». Hamsik tornerà in campo martedì, provando ad avvicinarsi alla qualificazione nel test contro l’Armenia, che ha tre punti in meno. Poi potrà concentrarsi sul Cesena e soprattutto sulla missione a Manchester.
Mancini e il City sono stati spesso accostati a Marek. L’allenatore lo seguì quando era un talento del Brescia e ne rimase colpito, però l’ex direttore generale del Napoli, Marino, fu più tempestivo dell’Inter, assicurando il gioiello a De Laurentiis. Il City, ancor prima dell’arrivo del tecnico italiano, si era lanciato sulle piste dello slovacco, come altri due club inglesi, Chelsea e Manchester United, però il prezzo fissato dal club azzurro era stato ritenuto elevato. Hamsik non ha avuto dubbi sulla sua permanenza a Napoli: il pensiero di un colloquio con il Milan, magari favorito dal consulente Mino Raiola, è stato allontanato a metà luglio, quando lo slovacco nella piazza di Dimaro danzò con Mazzarri e De Laurentiis mentre i tifosi cantavano «Chi non salta rossonero è».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro