Decine di migliaia di euro a disposizione di ciascun calciatore che si accordava con gli scommettitori. La rivelazione di una gola profonda, sicuramente un personaggio interno al mondo degli scommettitori, potrebbe imprimere una svolta significativa a una delle inchieste sul
calcioscommesse condotte dalla procura di Napoli.
Che le dichiarazioni possano essere dirompenti lo si intuisce dalla riservatezza che circonda l’indagine condotta dal procuratore aggiunto Giovanni Melillo e dai sostituti Antonello Ardituro, Danilo De Simone, Paolo Sirleo e Vincenzo Ranieri. Basti pensare che il verbale di interrogatorio ha riempito sette pagine – che sono ora agli atti del Tribunale del Riesame, chiamato a pronunciarsi su una istanza di dissequestro di alcuni documenti – quasi interamente ”in bianco” perché coperte da omissis. Tanto che non è indicato neppure il nome dell’autore delle dichiarazioni. Gli inquirenti avrebbero messo nel mirino già diverse partite dei campionati di calcio conclusi a maggio, compresi alcuni incontri di serie A.
L’interrogatorio a carico di ”persona sottoposta a indagini” si è svolto nell’ufficio della procura al Centro Direzionale il 15 giugno scorso. Dalle poche frasi non omissate si ricava che il personaggio interrogato fa parte dell’ambiente degli scommettitori. Il passaggio più significativo lo si trova a pag. 6 dove il ”pentito” afferma: ”non ricordo con precisione la somma messa a disposizione da….ma sicuramente si trattava di decine di migliaia di euro per ogni giocatore disponibile”. L’uomo, secondo quanto riportato nel verbale, afferma tra l’altro di conoscere ed essere stato in rapporti con l’ex calciatore Michele Cossato per quanto riguarda scommesse e informazioni su partite sulle quali puntare. Nell’ambito dell’inchiesta nei giorni scorsi furono sequestrati dalla squadra mobile, su ordine dei magistrati di Napoli, alcuni computer appartenenti, tra gli altri, a Cossato e al giornalista padovano di Sky Sport Gianluca Di Marzio, esperto di calciomercato, i quali risulterebbero al momento entrambi sottoposti a indagine.
La Redazione
A.S.
Fonte: Il Mattino Padova
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