Una città così deserta non si è vista nemmeno a ferragosto. Merito della Mazzarri band, in trasferta a Manchester. La stragrande maggioranza dei tifosi napoletani, che non hanno avuto la fortuna di poter seguire la squadra in Inghilterra, infatti, è rimasta praticamente incollata ai televisori. Nel tardo pomeriggio, c’è stato un fuggi-fuggi generale: negozi e uffici hanno anticipato la chiusura per consentire a titolari e impiegati di tornare a casa e godersi poi il meraviglioso gol di Cavani. Ma è stata tutta la partita a tenere con il fiato sospeso gli azzurri impegnati contro il City di Roberto Mancini, per il girone di Champions League. Così la città appena è sceso il buio e molto prima del fischio d’inizio, in un orario in cui di solito le strade sono invase dal caos e dal traffico, era praticamente vuota e si potevano addirittura contare le poche vetture che sfrecciavano indisturbate, evidentemente per recuperare tempo prezioso per vedere almeno qualche scampolo della partita. Vuoti anche molti locali e ristoranti che non hanno avuto la «saggezza» di armarsi di maxischermi per invogliare i clienti ad andare a cena con la speranza di vedere le azioni di gioco del Napoli. E così si passava da un capannello all’altro e gli affari migliori, dal centro storico a Fuorigrotta, dal Vomero a Posillipo, li hanno fatto bar e ristoranti con annessa tivvù. Tifo da stadio al Green Park del Virgiliano, il circolo del tennis dove si sono dati appuntamento molti appassionati posillipini, così come alla Rotonda Belvedere di Bagnoli, dove più di cento persone hanno aderito all’invito con formula: «cena seduti e partita» sul maxi-schermo a pochi passi dal mare. I baretti di Chiaia si sono invece trasformati in un piccolo stadio all’enoteca Belledonne, al nuovo Bros ed all’It’s Sushi. Televisore e cucina tradizionale invece per gli abitué del «Cantanapoli» in via Chiatamone, mentre a Varcaturo per una volta il Varca d’Oro si è trasformato in un insolito bar dello sport sulla spiaggia. Tanta gente che ha prima imprecato per la traversa di Lavezzi e poi esultato per la rete di Cavani alla Brasserie di Fuorigrotta e al Bowling alla Mostra d’Oltremare. Birre, panini e tifo da ultrà all’Excalibur di via Terracina e al Babette. Due schermi giganti anche al Bar Amadeus in piazza Amedeo e al ristorante «1820» al viale Gramsci. Al Vomero, invece divanetti pienissimi al Biergarten di via Mattia Preti, e al Burnin accanto al Santobono. Al «Miseria e Nobiltà» invece i tifosi hanno potuto gustare una partita in HD. Ma pienissimi anche molti pub al Rione Alto. Ma si sa, il tifo unisce gente comune e vip. Così come tanti altri tifosi anonimi anche attori come Patrizio Rispo, Conticini e Paolantoni hanno seguito la partita in 3D al «MuchMore». Sal Da Vinci, tifoso doc ma impegnato in un concerto a San Marzano, ha seguito nel backstage la partita gridando a squarciagola al 68′ per la rete di Cavani. Festa di compleanno della moglie Alessandra in contemporanea con la partita nella casa ischitana di Gino Rivieccio. Maxi schermo all’aperto per Lino D’Angiò con l’amico portafortuna, Gennaro Romano dei tempi di Tele Garibaldi. A Napoli Adriano Panatta ha seguito la partita nella casa posillipina dell’imprenditore Giancarlo Cangiano con Renato Guidi e come ospite d’onore: la statua di San Gennaro a grandezza naturale sistemata in prima fila davanti al televisore. Della serie, «San Genna’ pensaci tu».
La Redazione
A.S.
Fonte: Il Mattino
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