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Il Mattino – Notte da Napoli, assalto alla Juve e furia Mazzarri: «Basta critiche»

Previsto il tutto esaurito stasera (20,45) al San Paolo per il big match Napoli-Juventus. Questa, contro i bianconeri, è una partita speciale, come sempre. Per gli azzurri vincere significherebbe rimettersi in corsa per il vertice dopo il rallentamento in campionato per lo sforzo prodotto in Champions League. Una partita chiave per quella che potrà poi essere la stagione del Napoli impegnato su due fronti e con un futuro ancora tutto da decifrare sia in Europa che in Italia. Una vigilia particolare, Mazzarri è una furia e respinge con rabbia le critiche. Difende il suo gruppo di lavoro, i calciatori, e il direttore sportivo Bigon.Questa contro la Juve una partita speciale lo è sempre stata. Stasera lo sarà ancora di più e non solo per la cornice di pubblico da record: il Napoli si trova al primo vero bivio della stagione. Vincere contro la Juve significherebbe rimettersi in corsa per il vertice dopo il rallentamento in campionato per lo sforzo prodotto in Champions League. Una partita chiave per quella che potrà poi essere la stagione degli azzurri impegnati su due fronti e con un futuro ancora tutto da decifrare sia in Europa che in Italia.
Una vigilia particolare, Mazzarri è una furia e respinge con rabbia le critiche. Difende il suo gruppo di lavoro, i calciatori, e il direttore sportivo Bigon. Parla di De Laurentiis che lo ha elogiato dopo Monaco.

«Con il presidente sono sposato da due anni, a fine campionato scorso, sapendo anche come è la piazza, lo avvertii che bisognava stare molto attenti. Un gruppo di lavoro si muove tutto quanto insieme».

Ricorda il cammino del Napoli in questi ultimi due anni, chiama a sè i tifosi.

«Abbiamo fatto qualcosa di miracoloso, la Champions League mancava da 21 anni. Siamo arrivati a sfidare alla pari una supercorazzata europea come il Bayern: la sconfitta di Monaco per noi vale come una vittoria. Il Napoli diventerà una potenza».

Ancora arrabbiato per il dopo Monaco.

«Cavani ha giocato una sola volta in un ruolo diverso, contro il Bayern. Per gli equilibri di squadra mi serviva il sacrificio di un attaccante e lui era il più adatto a svolgere determinate mansioni e lo ha fatto bene. Lavezzi ha giocato avanzato perché poteva fare meglio da pendolo tra i due centrali lenti del Bayern».

Insiste Mazzarri su Cavani.

«Prima punta l’ho inventato io e per averlo spostato una volta in una posizione più defilata sono piovute giù delle critiche ingiuste che vogliono destabilizzare un gioiello come il mio Napoli. E io questo non lo accetto. I compiti difensivi Cavani li aveva anche l’anno scorso quando doveva coprire sul metodista avversario».

Da Cavani a Hamsik. L’allenatore difende anche lo slovacco, l’ammazza Juve negli ultimi anni, poco brillante anche contro il Bayern.

«Stesso discorso di Cavani, il mio parametro di giudizio è diverso. Marek ha fatto quello che gli avevo chiesto e sono soddisfatto della sua prova. Mi serviva a centrocampo in copertura e doveva lanciarsi in attacco solo se si creava un buco centrale, l’ha fatto bene soprattutto nel primo quarto d’ora quando potevamo passare in vantaggio».

Partita a scacchi

Poi la Juve e l’elogio a Conte.

«Conte è bravo, si muove in panchina e tiene sulla corda i giocatori. Mi assomiglia, in lui rivedo me quando ero alla Reggina. Ha capito che con i giocatori che ha in rosa doveva cambiare modulo e questo dimostra ancora di più la sua bravura. Sta giocando in un certo modo ma dobbiamo essere anche pronti a qualche sorpresa. Sarà una partita a scacchi».

La Juventus, da sempre avversaria da battere.

«La Juve per noi ha un significato importante, per la tifoseria soprattutto. Ci confrontiamo con una grande squadra e con una grande storia. Negli ultimi anni siamo riusciti a battere i bianconeri e abbiamo la speranza di metterli in difficoltà e questo è già motivo di orgoglio».

La stanchezza Champions può condizionare la sfida.

«Questo aspetto l’hanno sottolineato anche Pirlo e Buffon, due che sono abituati da sempre a giocare Champions e campionato. Sicuramente la Juve ha il vantaggio di aver preparato la partita tutta la settimana dopo aver vinto trionfalmente sull’Inter. Noi abbiamo avuto solo tre giorni, spero che i miei recuperino in fretta energie fisiche e mentali. Lo capirò già dai primi minuti della partita».

Ricorda il segreto di questi suoi due anni di Napoli e si aspetta la solita risposta dai suoi.

«Dobbiamo lavorare ferocemente su noi stessi e se facciamo le cose al 130 per cento i risultati arrivano. Guardo innanzitutto alla prestazione e da questo punto di vista il Napoli ha fatto bene il novantanove per cento delle volte, compreso Monaco, dove siamo stati gli unici a mettere in difficoltà una squadra come il Bayern. Hanno fatto tutti bene, Fernandez è stato bravo non solo per i due gol segnati, ma anche per la sua prova in fase difensiva. In due-tre anni diventerà un giocatore di altissimo livello».

Torna ancora sulle sue scelte e ricorda gli infortuni.

«Quest’anno sono state condizionate anche dagli infortuni che si sono concentrati soprattutto in determinati reparti. Pandev è appena rientrato, sono ancora fuori Britos, Gargano e Donadel. Aronica ha recuperato. Campagnaro a sinistra? Lì eventualmente ho Fideleff come alternativa».

La Juve avversaria speciale
Il suo nome fu accostato alla Juve prima dell’arrivo di Conte. Tra gli avversari troverà Vucinic e Vidal che erano stati indicati come possibili acquisti del Napoli.

«Non ci penso proprio a queste cose, anzi non mi interessa proprio. Quello che mi interessa è solo la partita». La Juve, quindi, solo un avversario da battere, in che modo? «Non abbiamo avuto molto tempo per preparare la gara, due giorni fa ho spiegato alla lavagna le cose che dovevano funzionare meglio a Monaco e i ragazzi sono stati un’ora ad ascoltarmi. Darò quattro-cinque imput per disputare contro la Juve una prestazione da Napoli».

 

La Redazione

A.S.

Fonte: Il Mattino

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