Ventiquattro ore dopo erano ancora lì. Procede a rilento la rimozione degli striscioni che, venerdì mattina, sono comparsi in varie zone della città, affissi da gruppi di tifosi per contestare le mosse sulla sessione di mercato estiva del Calcio Napoli. Ieri in molti si sono chiesti come mai uno di quelli, sistemato sulla facciata della galleria Umberto, in via Toledo e nel pieno e trafficato centro di Napoli, fosse ancora lì. È quello che riporta la scritta Adl T.v.bastonare, una delle minacce dirette al Presidente del Napoli. Lo striscione è stato fissato all’impalcatura sistemata per la ristrutturazione della facciata della galleria dopo che si sono verificati diversi crolli, tra cui quello che, nel luglio 2014, costò la vita di un ragazzino di 14 anni; lavori avviati come inderogabili ma ormai lunghissimi e al centro di indagini e contenziosi. Ieri anche l’altro striscione, quello in cui si parla di prendere a calci Aurelio de Laurentiis, era ancora al suo posto, sull’impalcatura all’ingresso del ponte di via Action. Il motivo della mancata rimozione potrebbe stare nel letargo estivo e nella concomitanza dell’episodio col weekend. Gli uffici della Polizia Municipale e quelli della Digos hanno infatti segnalato circostanza e posizione al Comune di Napoli che avrebbe dovuto provvedere alla rimozione direttamente, tramite la Napoli Servizi, o affidandosi a società esterne. Una prassi già seguita in caso di episodi analoghi che però questa volta si è inceppata, probabilmente per la difficoltà di reperire una squadra di operai di sabato, e chiaramente di domenica. Insomma, a meno che non si riesca a trovare una soluzione in extremis, gli striscioni, e le minacce scritte su quei teli, resteranno visibili a tutti fino a lunedì. L’episodio è finito all’attenzione della Digos di Napoli, che sta continuando le indagini per arrivare ai responsabili. Essendo la minaccia un reato perseguibile a querela di parte, per procedere in tale direzione gli agenti hanno bisogno che De Laurentiis sporga denuncia, cosa che ancora non è accaduta e che, vista la politica già vista di gestione delle critiche da parte della tifoseria, con tutta probabilità non avverrà. La firma riportata sugli striscioni, Quartieri Spagnoli, non identifica un solo gruppo ma piuttosto un insieme di formazioni ultras, una sorta di cartello. Questo è quanto si legge sulle pagine de Il Mattino.
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