Un anno fa, infatti, si parlava del Napoli dei piccoletti: Insigne, Mertens e Callejon segnavano a più non posso e la mole offensiva posava esclusivamente su quelle spalle tanto strette quanto resistenti. I 34 gol totali di Mertens sono stati la cartina al tornasole di una tendenza per la quale a fare centro erano sopratutto loro, i tre davanti. Al monte totale di 115 reti, infatti, si aggiungevano le 17 di Callejon e le 20 di Insigne. Senza contare il contributo relativo, ma pur sempre sensibile delle 8 reti di Milik, le 5 di Gabbiadini (partito poi a gennaio 2017 con destinazione Southampton) e le 2 di Giaccherini. Il tutto per un totale di 86, che corrisponde al 74,7 dell’intero bottino complessivo della squadra.
Numeri che si ridimensionano molto nella stagione in corso, stagione nella quale a segnare sono un po’ tutti, non solo gli attaccanti. È chiaro che quei tre sono primatisti nella categoria, perché giocano in posizione più avanzata e perché hanno caratteristiche decisamente più offensive, ma il resto dei compagni non sono stati certamente da meno. Se ad oggi la batteria di attaccanti del Napoli formata da Mertens, Insigne, Callejon, Milik, Leandrinho e Ounas ha collezionato 51 reti, il resto della comitiva azzurra ne ha messe a segno 35. Sul totale di 90 gol (cui si vanno a sottrarre le 4 autoreti in favore del Napoli), le percentuali si abbassano sensibilmente per gli attaccanti rispetto ad un anno fa. Sono il 56,7 delle reti a portare la firma degli appartenenti alla famiglia offensiva, mentre il 38,8 (ovvero quasi il 15% in più rispetto alla stagione scorsa) è arrivato dai colpi del resto della compagnia. Ma d’altra parte quest’anno segnano un po’ tutti. A partire dalla difesa dove Kalidou Koulibaly spicca con le sue 4 reti come migliore marcatore della serie A nel suo reparto. Alla festa, poi, si aggiungono i sigilli di Ghoulam, Mario Rui e Albiol (tutti a due centri a testa) e l’ultimo arrivato Tonelli, andato in gol mercoledì sera contro l’Udinese.
Rispetto ad una stagione fa, poi, il centrocampo ha perso i gol gol di Hamsik (ancora fermo a 6 centri, tutti in campionato), ma ha acquistato quelli di Allan, che arrivando a quota 4 ha stabilito già il suo record personale in carriera, così come quelli di Diawara, che addirittura prima della rete decisiva contro il Chievo due settimane fa, non aveva mai segnato in serie A. Molto ispirato anche Zielinski che con le sue 7 marcature è il centrocampista più prolifico nella rosa di Sarri, mentre il singolo gol di Rog consente al croato di aggregarsi alla festa e al centrocampo di avere tutti i suoi appartenenti (Machach escluso, ma è arrivato a gennaio) di essere entrati almeno una volta sul tabellino dei marcatori in un match ufficiale del Napoli.
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