Per qualche tempo orfano di De Liguori, per lungo tempo leader di un centrocampo che lo scorso anno ha sbaragliato la concorrenza. Ora è pronto a rilanciare la sfida a una cadetteria che poco «tollera» le matricole terribili. È Alessandro Bruno, mente (e gamba) del miracolo tecnico profetizzato da Auteri.
Per un anno ha diviso successi ed apprezzamenti con Vincenzo De Liguori; ma in ritiro non ha ritrovato l’amico, costretto ai domiciliari per la nota vicenda extracalcistica. Si è allora caricato di responsabilità, e pian piano è diventato un vero e proprio leader. Fisico asciutto, di più: una silhouette nel bel mezzo della mediana pronta a sfoderare idee brillanti in tema di organizzazione di gioco. Fulcro imprescindibile della manovra, perno principale di un meccanismo ben oleato che produce gustose soluzioni tanto sull’esterno quanto per le vie centrali.
Tecnica di prima qualità, catechizzato (da Auteri) al sacrificio: non solo mente pensante ma anche tanta corsa che quasi imbarazza chi lo ha sottovalutato negli anni scorsi. Del resto, lo stesso Auteri, s’era dichiarato incredulo che uno come lui, il «ragioniere» del centrocampo, non avesse trovato miglior fortuna in giro per la penisola. Un difetto? Beh, oggettivamente c’è e neppure lui lo nasconde: non riesce a vedere la porta. Una questione anche di opportunità – di fatto è il ruolo che gli complica la vita – e di caratteristiche.
Ieri sera, intanto, davanti a oltre duemila tifosi, la Nocerina ha battuto l’Agropoli per 6-0 nel memorial Di Luccio. A segno, nel primo tempo, Di Maio e Farias entrambi autori di una doppietta. Poi nella ripresa, dopo un ampio turnover, a rendere ancora più rotondo il successo le reti di Castaldo e Caturano.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
