La Nocerina stasera indossa l’abito di gala. Auteri e la sua banda di ragazzotti, qualcuno già attempato e, chissà perché, solo oggi protagonista nel calcio che conta, si presenta allo stadio Ferraris, al cospetto di un Genoa che, formazione alla mano, fa davvero paura. In palio l’accesso al quarto turno della Coppa Italia. In attesa dell’arrivo di Gilardino alla guida dell’attacco rossoblu, Malesani fa il suo esordio sulla panchina dei Grifoni con un organico che comprende nomi da far accaponare la pelle, tipo Frey, appena arrivato dalla Fiorentina, la coppia di centrali difensivi formata da Dainelli e Kaladze, il francesino Costant messosi in luce con il Chievo, i talentuosi Kucka e Birsa, e la coppia d’attacco tutta argentina Palacio-Pratto. «La Nocerina? in Lega Pro ha espresso il miglior calcio e ha un ottimo tecnico. Noi, però, siamo il Genoa, dobbiamo imporre il nostro ritmo e far sentire, sempre, il peso della nostra storia, nel nostro splendido stadio», ha detto ieri Malesani non nascondendo l’ammirazione per la squadra di Auteri.
La Nocerina cercherà, innanzitutto, di non perdere la testa in uno scenario così importante e contro un’avversaria di così alto valore. Proprio per questo Auteri ha tenuto, per l’intera settimana, alto il livello di attenzione del gruppo. I rossoneri non hanno nulla da perdere. Devono solo reggere all’urto della corazzata rossoblu e cercare, perché no?, di piazzare il colpaccio. Il tecnico aretuseo ha ancora qualche dubbio da scogliere sull’unidici iniziale da mandare in campo. Il modulo è sempre quello, il 3-4-3, che ha regalato tante soddisfazioni solo pochi mesi fa. E anche i protagonisti potrebbero essere gli stessi. Anche se, Auteri, da nocchiere navigato, vuole «gestire» al meglio le risorse fisiche e atletiche di De Liguori, il trottolino tuttofare della truppa nocerina. Messi alle spalle i problemi extrasportivi di qualche mese fa, De Liguori ha iniziato in ritardo la preparazione. Rispetto ai compagni è ancora leggermente al di sotto della miglior condizione. Auteri non vorrebbe privarsi delle qualità tecniche e tattiche del suo gioiellino, ma lo vuole anche al top per l’inizio del campionato (sabato prossimo a Modena contro il Sassuolo). E allora non è da escludere una staffetta Marsili-De Liguori al fianco di Bruno, colui che detta ritmo e tempo alla squadra. L’altro dubbio è in attacco, dove ci sarà già un volto nuovo, quello del brasiliano Farias, giunto a inizio mercato in prestito dal Chievo e già diventato idolo della tifoseria rossonera. L’altro colpo dell’estate, Plasmati, soffiato addirittura agli scozzesi del Celtic, rischia, invece, di accomodarsi ancora una volta in panchina. Né, al momento, sembra esserci altra possibilità. Gigi Castaldo, amato dalla torcida locale, è in gran forma e lo ha mostrato con la doppietta rifilata al Foggia, nella prima uscita di Coppa. Impossibile togliergli il posto, al momento. Per il resto volti più che noti ai tifosi rossoneri. Davanti a Gori, la difesa a 3 sarà composta da Pomante, De Franco e Di Maio. A centrocampo, le corsie estrerne vedranno sgommare e sgobbare Scalise e Bolzan mentre in avanti con Castaldo e Farias ci sarà il funambolico Negro, 12 gol nella scorsa stagione, bomber dello squadrone che conquistò la serie B
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