Il Napoli mostra i muscoli. «Lunedì sera vediamo chi è più forte», parole e dedica di Gohkan Inler, il guerriero svizzero, quello che non ha paura di niente e nessuno, neanche del Barcellona. «Il Barcellona è fortissimo, dobbiamo essere concentrati su ogni palla, sarà difficile ma se ci manteniamo corti e pressiamo bene possiamo metterli in difficoltà. Una sfida molto bella che ci può aiutare a capire dove possiamo arrivare quest’anno», annuncia il centrocampista in un’intervista a Sky. «Mai dire mai, nel calcio conta la squadra. Con la Svizzera abbiamo battuto la Spagna, tutto può succedere, siamo una squadra giovane e con l’allenatore possiamo fare ottime cose. Non sarà solo la sfida Messi-Lavezzi, due grandi campioni. Giocare contro il Barcellona sarà un ottimo test in vista del campionato».
La qualità migliore di Inler è questa, ci mette sempre la faccia, non si nasconde con frasi di comodo o di circostanza. «Sono nuovo, so che c’è grande attesa su di me e che ho grandi responsabilità, farò di tutto per dare il massimo con il Napoli. A Barcellona ci saranno tanti tifosi azzurri e vedremo cosa riusciremo a fare. Loro hanno tanti campioni, ma quello che conta è la squadra». L’acquisto più atteso, l’investimento più importante, uno dei nuovi idoli del San Paolo. De Laurentiis lo presentò sulla nave «Splendida» della Msc Crociere mascherato da leone e lui già in quell’occasione gettò via la maschera annunciando: «Con il Napoli voglio vincere tutto». Domani sera al Nou Camp avrà l’occasione di mettersi in mostra contro il centrocampo dei mostri, quello con Xavi e Iniesta. I blaugrana nascondono il pallone, il giro palla spesso diventa irritante per l’avversario, rischi di non prenderla mai per lunghi tratti, ecco perché Inler parla di pressare bene a tutto campo, di bloccare l’iniziativa del Barca sul nascere.
Esame di laurea
Un grande giorno anche per Mazzarri, il tecnico venuto dal basso, quello che ha fatto tanta gavetta e ora è pronto a sfidare il più grande di tutti, Guardiola. Due filosofie di gioco diverse, il Barcellona fa del possesso palla il punto di forza, il Napoli punta tutto sulle ripartenze. Il punto di contatto è il pressing, Barcellona e Napoli il pallone vanno a cercarlo alto, vanno ad attaccare già i difensori avversari, ovviamente con le dovute differenze. Guardiola, un predestinato: ha bruciato le tappe, gli è stato affidato subito il club più prestigioso del mondo e sono arrivate subito le vittorie. Mazzarri si è guadagnato tutto giorno dopo giorno, una lunga trafila: Reggina, Samp, Napoli. L’Europa League, la Champions, il terzo posto da confermare, il sogno scudetto. Il Napoli quest’anno non è una sorpresa, Mazzarri non può nascondersi e infatti ha più volte ribadito che allena la squadra più forte che gli sia stata mai messa a disposizione. Questo contro il Barcellona sarà un esame di laurea anche per Mazzarri, atteso all’esordio sul palcoscenico della Champions: al Nou Camp un battesimo di fuoco.
La notte delle stelle
Messi contro Lavezzi, Villa contro Cavani, Cannavaro contro Puyol, Inler contro Xavi, Maggio contro Alves. Le stelle azzurre proveranno ad accendersi al Nou Camp. Il Barcellona un modello da seguire, da imitare, come più volte auspicato da De Laurentiis. Il progetto giovani, avviare la «scugnizzeria» guardando la «cantera». Il grande momento è arrivato: domani sera si gioca il Trofeo Gamper, il Napoli invitato dal Barcellona al tavolo della festa. La Liga si è fermata per lo sciopero dei calciatori, ma domani sera è un’altra cosa, una festa. La notte delle stelle, tutti vogliono esserci, nessuno escluso, anche Lavezzi e Cavani stringono i tempi. Il Pocho sta già bene, un po’ in ritardo il Matador, giocheranno entrambi: Mazzarri deciderà se lanciarli subito nella mischia, oppure in corso d’opera. Una cosa è certa, in campo ci saranno.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
