La macchina da gol che il Napoli sta mettendo in scena ogni settimana sta battendo ogni record. Primo tra tutti, sono 12 gli uomini di Spalletti andati in gol in questa stagione finora, record per la Serie A. E si arriva addirittura a 14 se si guarda anche alla Champions League.
Tutti i sei attaccanti, ma anche i tre centrocampisti titolari (e anche Ndombele ed Elmas in Champions), Kim, Di Lorenzo ed Olivera sono gli uomini andati a segno.
L’edizione odierna de Il Mattino, però, ha analizzato un altro record portato a casa dal club azzurro: i gol di testa. Ecco un estratto:
“A lungo il Napoli si è privato del gol di testa, se non su calcio d’angolo, o in appoggio basso, ora guida la classifica con l’Udinese senza contare quelli in Champions League ben 7 gol (con 5 marcatori diversi). La crescita si deve ad Osimhen che ha costretto tutti a metterla anche alta oltre che in verticale, persino Zielinski ora crossa benissimo dove prima apriva corridoi, e a forza di metterla alta, l’abitudine è rimasta anche in assenza del nigeriano [..]
[..] non basta l’altezza, la fisicità aiuta, ma quello che conta è il tempo: il cross è come una nota, o la si prende o no. E il Napoli è diventata una voce di testa. Un acuto, con una idea acrobatica di calcio”.
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