Di questi tempi anche una vittoria contro il modesto Slovan Bratislava fa bene al Napoli. Tonificante per il morale oltre che decisiva per il primo posto in classifica nel girone di Europa League, credenziale per assicurarsi un sorteggio sulla carta meno pericoloso ai sedicesimi di finale. In un San Paolo deserto e il minimo storico di paganti, gli azzurri battono con estrema facilità la formazione più debole del gruppo, una squadra che in serie A farebbe fatica a salvarsi. Partenza sprint, due gol nel primo quarto d’ora, successo arrotondato dalla terza rete consecutiva di Zapata, una nota sicuramente lieta: poco più di un allenamento per la squadra di Benitez, utile in vista della trasferta al Meazza contro il Milan.
Riecco Hamsik. Lo slovacco risponde all’attestato di stima di Benitez e torna al gol festeggiato con un’esultanza atipica: si porta le mani alle orecchie per sentire forte l’urlo dei tifosi, dopo i fischi di domenica scorsa contro l’Empoli. Il capitano bissa la rete segnata a Bratislava contro i cugini dello Slovan e dà segnali di ripresa confortanti in chiave futura. Marek si muove con maggiore disinvoltura e impreziosisce la sua serata con l’assist per il primo gol di Mertens e un’altra giocata invitante non sfruttata al meglio da Callejon. Chiaramente adesso le risposte si attendono in test più probanti e con ritmi di gioco più intensi rispetto a questi molto compassati contro lo Slovan.
Mertens europeo. Altro gol europeo per Mertens, dopo i due segnati sempre al San Paolo contro lo Sparta Praga.Una rete dagli effetti benefici per il belga e non solo perché arriva dopo il tremendo infortunio alla testa nella partita di qualificazione europea con il Belgio contro il Galles. L’esterno d’attacco infatti è uno tra quelli che ha sofferto di più nella prima parte di stagione e in questa fase con il vuoto a sinistra lasciato dall’assenza di Insigne c’è bisogno più che mai del suo apporto. Una rete alla Mertens con tiro a giro perfetto sul secondo palo e tante altre giocate in velocità, dribbling, tocchi di prima e uno-due rapidi con gli altri attaccanti
Andujar sicuro. Veri e propri pericoli lo Slovan non li costruisce, però il portiere argentino mostra una buona sicurezza nella sua partita di esordio. Si mantiene alto pronto ad andare in soccorso ai difensori, quando può esce sui palloni alti e mostra buona personalità. Certo, gli slovacchi a livello offensivo sono decisamente poca cosa ma al morale del Napoli serve non incassare reti. Buoni gli automatismi della linea a quattro con la coppia centrale tutta nuova formata da Koulibaly e Britos. Giocano bene Maggio, squalificato domenica al Meazza, e Ghoulam,probabile titolare anche contro il Milan.
Inler faro. Giro palla sicuro anche perché gli azzurri possono farlo senza subire un’eccessiva pressione dello Slovan. Su questi ritmi brilla Inler che ha un secondo in più per ragionare e disegna il campo con traiettorie precise e verticalizzazioni. Il dinamismo di Gargano è utile allo svizzero e in generale a tutto il Napoli. La manovra si sviluppa fluida e gli azzurri riescono a mettere insieme numerosi passaggi di fila con la palla a terra, secondo il Rafa style delle migliori versioni. Lo sviluppo del gioco avviene sia per il cross a destra di Maggio che a sinistra di Ghoulam. Gli esterni di attacco Callejon e Mertens accompagnano la fase offensiva e nello stesso tempo si adoperano in quella difensiva abbassandosi a centrocampo per formare una linea a quattro quando il pallone è gestito dallo Slovan. Nel secondo tempo gli slovacchi provano qualcosa in attacco ma il Napoli contiene senza problemi e prova ancora a colpire, ci riesce con il terzo gol di Zapata.
Fonte: Roberto Ventre per Il Mattino
