Dipenderà dai punti che Mazzarri riuscirà a conquistare nelle sfide con Manchester City, Bayern Monaco e Villarreal, in quello che è stato definito dagli esperti «il girone della morte». Anche Mancini, il grande favorito, non dà per scontata la qualificazione della sua squadra, che ha addirittura uno sceicco come presidente.
Il Milan è la prima italiana a scendere in campo. E su quello che è il campo più difficile, ospite del Barcellona che ha stravinto la finale di Londra nello scorso maggio. La squadra dei fenomeni è valutata oltre 600 milioni di euro. Inferiore la stima per il City, primo avversario del Napoli: 450. Allegri si presenta al Camp Nou, dove cominciò la leggenda del Milan di Sacchi nell’89, senza Ibrahimovic. Il bomber svedese salterà il confronto con Guardiola, l’allenatore con cui litigò nell’estate 2010 accelerando le pratiche per il ritorno in Italia, perché ha accusato un infortunio muscolare. E Allegri rischia di non poterlo schierare domenica al San Paolo, primo match-scudetto contro il Napoli di Mazzarri. Che però non pensa alla sfida di domenica. È concentrato sul City perché non vuole sfigurare al debutto nella competizione più prestigiosa, tra Guardiola e Mourinho, Ferguson e Villas Boas.
L’ultima volta del Napoli in Europa risale al novembre ’90: c’era Maradona e c’erano le partite ad eliminazione diretta. Lo scenario è cambiato, l’Uefa ha allargato l’evento a 32 club e vi sono i gironi. Sfiora i sei miliardi la valutazione dei giocatori iscritti a questa edizione della Champions. Nella più bella vetrina d’Europa il pezzo pregiato è Messi, l’amico del cuore di Lavezzi. È tanto grande nel Barça quanto piccolo nella Seleccion, eliminata in malo modo da Mondiali e Coppa America nonostante la sua presenza. «Ma io so che “Quello” lassù mi regalerà un Mondiale, “Lui” ha già deciso», ha detto il mistico Lionel alla vigilia della sfida con il Milan. Berlusconi ha dato un ordine a Galliani e Allegri: la presenza rossonera in Champions League dev’essere più lunga rispetto alle ultime apparizioni. E se lo augura anche il Real, perché un altro clamoroso passo falso non verrebbe perdonato a Mourinho, che seguirà la prima partita della squadra da una camera d’hotel di Zagabria perché squalificato.
Messi e il Barcellona, nella notte del Trofeo Gamper il 22 agosto, hanno travolto il Napoli. Che subito dopo quei cinque gol è stato scosso con forza da Mazzarri affinché si presenti più convinto delle proprie forze, al limite sfacciato, sui campi di Manchester, Monaco di Baviera e Villarreal. Il Napoli vola in Inghilterra con un vincitore della Champions: Pandev, prezioso per Mourinho nella stagione del «triplete». La sua esperienza azzurra è limitata ai venti minuti di Cesena, chiusi con quel clamoroso tiro sulla traversa. All’Etihad, lo stadio firmato dal ricco sponsor del City, il macedone parte dalla panchina. Lui che conosce bene certe atmosfere darà un contributo di esperienza e opportuni consigli affinché ai compagni non tremino le gambe quando si troveranno di fronte alcuni big del calcio mondiale, da Yaya Tourè ad Aguero.
La Redazione
A.S.
Fonte: Il Mattino
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