La giovane Valentina, domenica sera al Nabilah, dove Hamsik ha trascorso la sua prima serata senza allenamenti, gli ha urlato che voleva essere la sua coperta: ?Per poterti stare sopra?. Lui ha sorriso, dietro gli occhiali da bravo ragazzo. Altre centinaia di tifosi azzurri non meno scaldati ma non così allusivi, si sono limitati a chiedergli lo scudetto. Questa estate hanno capito, la ragazza e gli altri, che Marek Hamsik è diventato il Napoli .Hanno deciso che vanno bene lo spirito di gruppo, la filosofia del collettivo, che d’accordo le strategie societarie e le sudditanze e le arrabbiatura per i calendari: tutto perfetto,ma senza Hamsik il rischio e di avere una casa senza tetto. Vederlo cosi, equilibrista tra l’amore per Napoli e il suo desiderio (non nascosto, forse solo rinviato) di Milan, mette ancora più tenerezza: ?Voglio sentire la musica della Champions al San Paolo?, ha detto pochi giorni fa. Il personaggio improvvisamente diventato spigoloso (mai nelle maniere, manelle parole si) che meno di un mese fa pareva iniziare la sua offensiva emotiva finalizzata all’approdo nel club rossonero, si è rapidamente trasformato nei giorni del ritiro in Trentino nel ragazzo capace di usare una dialettica piana e quieta,tranquilla,diplomatica:?Qui posso crescere ancora, con la giusta serenità e la giusta motivazione?. Marek adesso non cade più nei tranelli delle domande, propone argomenti concreti in campo (persino a Dimaro, durante i giorni della preparazione, ha mostrato le sue doti da leader) e al microfono: ?Non ha potuto che farmi piacere sentire Berlusconi promettere di non portarmi via da Napoli?, ha ribadito. E chissà quanto gli avrà fatto piacere sapere che il suo presidente De Laurentiis lo valuta quanto Cristiano Ronaldo: 100 milioni di euro. Il costo del cartellino e il proclama del presidente del Milan sul palco di piazza Plebiscito (?Le bandiere degli altri non si toccano?) hanno gelato le speranze dell’onnipresente Mino Raiola, il manager che con Venglos cura gli interessi del giocatore, di portarlo via da Napoli già questa estate. E così ora se al capitano della nazionale slovacca chiedono se non c’è il rischio che possa essere l’ultima stagione con la maglia azzurra, questa volta lui frena: ?Se arriverà realmente un’offerta la valuterò con De Laurentiis?. Hamsik in questa sua strana estate ha imparato a mettere le virgole e i punti, compresi gli esclamativi e gli interrogativi. L’ex Mister X meno misterioso della storia del Milan non ri peterà più che con ?lasquadra di Allegri sarebbe una svolta nella mia carriera perchè non ho vinto nulla e direi che è arrivata l’ora di cominciare a farlo?. Si tiene ben stretta, come un caro souvenir, la foto scattata al fianco del cardinale Sepe, in grande evidenza sul suo blog. Ed eanche per gesti come questo che Raiola ha capito che Hamsik non è Ibrahimovic e sarà dura non fargli rispettare il contratto firmato appena 14 mesi fa: lui, al contrario di Zlatan, non bacia le maglie una volta all’anno. E quei saltelli sul palco, ritmati sul coro ?chi non salta è rossonero? confermano la sua sincerità. Hamsik è il vero leader di questo Napoli. Più di Cavani e Inler. Almeno quanto Lavezzi. Per questo lo aspettano milioni di tifosi.Per farsi scaldare da lui, come fosse una coperta.
La Redazione
A.S.
Fonte: Il Mattino
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