Il quotidiano “Il Mattino” fa l’analisi dell’amara sconfitta del Napoli contro la Juventus di ieri sera, decretata da un autogol nel finale di Kalidou Koulibaly:
“Stavolta Koulibaly, l’uomo dell’impresa sulla Juve con Sarri in panchina condanna il Napoli di Ancelotti con un autogol clamoroso all’ultimo minuto del recupero. Vince così la Juve dell’ex tecnico azzurro, 4-3, una partita rocambolesca, incredibile con un susseguirsi continuo di emozioni. I bianconeri vanno avanti di tre gol e sfiorano altre reti, colpiscono una traversa e un incrocio dei pali. Poi il Napoli, trascinato da Lozano che entra a inizio ripresa al posto di Insigne, torna in corsa acciuffando il 3-3, la partita sembra chiusa, invece l’incredibile errore finale del difensore senegalese condanna gli azzurri alla sconfitta. Tanta Juve nel primo tempo e pochissimo Napoli, i bianconeri segnano due gol e ne sfiorano altri mentre gli azzurri ballano paurosamente in fase difensiva confermando le difficoltà del centrocampo a due e in attacco stavolta non pungono con i tre piccoletti Callejon, Insigne e Mertens. Nella ripresa lo scenario si ribalta, Ancelotti lancia Lozano nella mischia, passa al 4-4-2 (Fabian e Allan in mezzo, Callejon e Zielinksi larghi) e gli azzurri si scatenano riuscendo a rientrare in partita dopo il terzo gol di Ronaldo e segnando tre reti una dietro l’altra con Manolas, Lozano e Di Lorenzo. La svolta la dà l’attaccante messicano, una vera scheggia in attacco, uno straordinario valore aggiunto per la sua capacità di saltare l’uomo e la sua lucidità sotto porta che affianca Mertens in avanti. Una reazione di orgoglio del Napoli e frutto del nuovo assetto tattico più equilibrato e di una buona condizione atletica: improvvisamente gli azzurri salgono incredibilmente di livello e i bianconeri calano in maniera vistosa […]”
