Fideleff il duro, Fideleff il muro. Giovane ma già pronto soprattutto dal punto di vista fisico. Le caratteristiche sono simili a quelle di Britos. Un colosso, un mancino, molto energico nella fase difensiva, forte di testa: l’argentino è quel tipo di difensore che vuole Mazzarri per il suo tipo di calcio.
Ventidue anni, del Newell’s Old Boys, il difensore di Rosario segnò nella sua partita di esordio contro il Lanus ed è pronto per la sua prima avventura europea. In passato lo cercò il Parma, adesso il Napoli ha dovuto lottare spalla a spalla con l’Udinese, interessata fino all’ultimo al difensore. Fideleff con il club argentino ha disputato 38 gare segnando tre reti. L’offerta del club azzurro è stata di 2 milioni e mezzo, più consistente rispetto a quella dell’Udinese. Accordo praticamente raggiunto anche con il calciatore: l’agente Leo Rodriguez ieri a Milano per definire gli ultimi dettagli dell’operazione con il direttore sportivo azzurro Bigon. «Il giocatore è in viaggio per l’Italia. Non ci sono cifre specifiche, dovremo sistemare ancora qualche dettaglio in modo da completare il trasferimento», ha spiegato l’agente al portale argentino Rosario3.com.
Fideleff è partito ieri pomeriggio da Buenos Aires con il presidente del Newell’s, Guillermo Lorente e il tesoriere del club Jorge Riccobelli. Il difensore argentino arriverà oggi all’ora di pranzo a Roma, poi dovrebbe trasferirsi direttamente a Castelvolturno per sottoporsi alle visite mediche, prima di firmare il contratto con la nuova società: accordo con il Napoli che sarà per cinque anni.
Difensore centrale, ideale per la linea a tre, l’argentino è cresciuto nelle giovanili del Newell’s Old Boys: alto, chioma bionda, una vaga somiglianza con Forlan, l’uruguaiano, campione in Coppa America, neo acquisto dell’Inter. O per restare in tema di difensori argentini una vaga somiglianza con Heinze, ex titolare della Seleccion. Energico, ruvido negli interventi, bravo anche a proporsi in attacco di testa sui calci d’angolo. Più quantità che qualità. Ovviamente la sua affidabilità andrà verificata per il campionato italiano e in questo senso avrà bisogno di tempo di tempo per crescere in esperienza e per integrarsi tatticamente a quelli che sono gli schemi di Mazzarri. In fase difensiva il tecnico toscano chiede la perfezione ed è stato questo uno dei motivi che hanno portato alla bocciatura di Ruiz, un sinistro elegante, bravo nell’impostazione però mai veramente sicuro nelle chiusure.
Una difesa sempre più argentina, più in generale un Napoli sempre più argentino. Nella linea a tre il tecnico ora può contare su Campagnaro, Fernandez e Fideleff: tutti e tre potrebbero giocare anche insieme. Ma è chiaro che quello iniziale per Fideleff sarà un periodo di studio nel nuovo universo Napoli. Mazzarri nelle prime gare, in attesa del ritorno di Britos, punterà sull’assetto base dell’anno scorso, quello con Campagnaro, Cannavaro e Aronica. Campagnaro, però, potrebbe giocare anche a sinistra e in tal caso il laterale di destro sarebbe Fernandez
La Redazione
A.S.
Fonte: Il Mattino
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