«Rifarei le stesse scelte, tutte quante. Anzi se non fosse capitato il dramma a Dossena non avrei fatto giocare neanche Maggio. Se avessi messo in campo quelli che ho schierato per tre partite consecutive e che hanno dato il 150 per cento avrebbero pagato ancora di più. E poi, anche se ovviamente non è stato per colpa loro, il gol lo abbiamo preso quando in campo c’erano Cavani, Inler e Hamsik»,
dice Mazzarri che non boccia gli azzurri, anzi prova a trarre delle indicazioni positive dal ko con il Chievo.
«Fideleff, infortunio a parte sul gol, e Fernandez hanno fatto vedere buone cose, sono due giovani che dovevo mettere alla prova e ho avuto la risposta che desideravo: posso contare su di loro anche per le partite contro le grandi squadre. Stavamo controllando la gara senza eccessivi problemi, non abbiamo creato molto perchè il Chievo concede pochissimo, non sarebbe andata in maniera diversa se avessi messo un’altra squadra dall’inizio».
Difende tutti il tecnico. Anche il tridente di scorta, che ha deluso.
«Abbiamo creato dei presupposti in attacco, non moltissimi in verità. Il turn over totale andava fatto per forza, c’è da tenere presente la stanchezza, l’usura per le tante partite. Il Chievo ha vinto facendo un solo tiro in porta, evidentemente questo campo è tabù per noi. La partita era avviata sul pari e nel finale avremmo provato a vincerla, invece abbiamo perso: il calcio è anche questo. No c’è neanche il tempo ora di buttarsi giù perchè sabato c’è già la Fiorentina e poi il Villarreal».
Difende le alternative, il gruppo, difende tutti.
«Mascara è stato per anni un giocatore simbolo del Catania, nella rosa è lui il sostituto di Hamsik, Santana è l’alternativa naturale a Lavezzi. Guardo alla prestazione più che al risultato e da questo punto di vista non sono deluso. Perdere non fa mai piacere ma bisogna accettarlo. E poi di mercoledì ci sono risultati particolari, per fortuna non ci sono state vittorie, per cui bene o male la classifica è rimasta la stessa. Questa partita contro il Chievo l’abbiamo persa solo per un infortunio».
Mazzzari per certi versi fa quasi intuire di averlo messo in preventivo.
«Quando parlo del processo di crescita mi riferisco a queste cose. Dovendo giocare tantissime partite ravvicinate, questi sono i rischi che si corrono. E poi contro il Chievo non è facile giocare, è una squadra che ti chiude tutti gli spazi e non ti lascia manovrare. Per questo motivo non siamo riusciti a creare tante occasioni per segnare».
La Redazione
A.S.
Fonte: Il Mattino
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