Per Mazzarri un solo pensiero in testa, la Roma.
«Niente Champions, ne parleremo quando sarà. Ci attende una gara molto difficile contro la Roma. Decisiva? Per me sono tutte finali, tutte partite importanti».
De Laurentiis ha elogiato la sua capacità di ottenere punti attraverso il bel gioco.
«Mi fa piacere: la cosa più importante è che venga coniugato il gioco con il risultato. In questi due anni si è fatto tanto, a volte però i risultati non rispettano la prestazione, perchè decidono gli episodi».
L’anno scorso con il successo all’Olimpico gli azzurri presero il largo.
«Ogni anno ha la sua storia, non faccio questi raffronti».
Lavezzi è in diffida, un giallo farebbe scattare la squalifica e le ferie anticipate per Natale.
«So bene quanto è coinvolto Lavezzi, spero che non prenda l’ammonizione perchè c’è bisogno di lui contro il Genoa. Non vedo sempre il male nelle cose, comunque non avrebbe grandi vantaggi per la partenza».
Finalmente la settimana tipo prima di un impegno insidioso.
«La Roma è una squadra forte, ha investito su giovani da considerare già campioni. Anche i nostri talenti sono giovani. Luis Enrique lo stimo, va avanti con le sue idee, cerca di dare un gioco alla squadra. Se facciamo le cose al meglio possiamo addirittura battere tutte le squadre anche in Europa».
Napoli-Roma, garanzia di spettacolo.
«Sarà una bella partita: la Roma è una squadra che porta avanti un’idea leggermente diversa da quelle che ci sono in Italia. Anche noi come dicono in tanti siamo la squadra meno italiana perchè facciamo un calcio propostivo».
Mazzarri non butta via i risultati precedenti.
«È vero che se non giochiamo bene spesso non riusciamo a fare risultato. Però è anche vero che se sblocchiamo la partita tutto cambia».
Luis Enrique ha elogiato il lavoro del tridente del Napoli in fase difensiva.
«Guardiola è andato a scegliere tutti attaccanti che rincorrono l’avversario appena perdono la palla: il Barcellona è un modello da seguire. Il progetto Roma? È normale che ci sia bisogno di tempo. La nostra crescita è stata vertiginosa: in due anni da squadra di medio-alta classifica siamo riusciti ad imporci a livello europeo».
De Laurentiis ha ribadito di puntare a tutto.
«Forse qualche frase del presidente aveva fatto capire che si puntava alla Champions, poi lo ha charito. Io ho sempre detto che le partite sono tutte uguali. Ho avuto qualche giorno in più per lavorare sui tiri da fuori, ti possono far sbloccare le partite, come è successo con il pari a Novara, a Vila-Real e con il terzo gol al Lecce».
In campo i titolarissimi.
«Sono tutti freschi. Abbiamo solo tre punti in meno rispetto al campionato scorso? Dimostra che stiamo facendo molto bene, la Juve è migliorata ma non ha le coppe e il Milan per rosa e esperienza è abituato a giocare la Champions e non ha avuto un girone duro come il nostro».
Britos e Donadel, i primi rinforzi a gennaio?
«Se si sono cercati all’inizio vuol dire che potevano darci una mano. Il mercato? Ne parlo con la società, un allenatore vorrebbe sempre i migliori giocatori al mondo, poi ci sono parametri della società. Vargas come desiderio per Natale? Non parlo di mercato: due vittorie con Roma e Genoa e la qualificazione in Champions sì, queste le chiederei».
La Redazione
P.S.
Fonte: Il Mattino
