Una partita speciale in un giorno speciale. Walter Mazzarri compie cinquant’anni nel giorno di Inter-Napoli. Vietato parlargli di festeggiamenti.
«Da quando ho compiuto 40 anni guai a farmi gli auguri. Dai miei ragazzi vorrei che facessero una gara di alto livello».
Il pensiero tutto sul presente, giusto una considerazione riavvolgendo il nastro della memoria.
«Il mio carattere mi ha sempre portato a fare l’allenatore. Avevo doti tecniche e mi trovai a fare il calciatore ma già verso fine carriera capii che la mia predisposizione era quella di allenare perché non mi sentivo adatto a fare parte del branco».
Il presente, cioè Inter-Napoli.
«Impossibile definirla una sfida scudetto, sono passate appena cinque giornate, ci sono ancora troppe partite da giocare. Abbiamo vinto le prime due e sembrava quasi che dovessimo vincerle tutte, poi abbiamo fatto un punto nelle altre due, sono cambiati tutti gli scenari e sono arrivate tante critiche. E il mio ragionamento sulla griglia scudetto la sapete».
Una sfida scudetto no, una partita importante sì per verificare la crescita del Napoli. Da questo punto di vista Mazzarri si attende una risposta forte, si attende un Napoli senza paura.
«Abbiamo avuto l’impatto del Nou Camp con il Barcellona e disputato una grande partita a Manchester contro il City: i ragazzi sono forgiati per affrontare l’impatto con il Meazza. Ripeto sempre gli stessi concetti: in casa e fuori è la stessa cosa, i calciatori devono concentrarsi su quello da fare in campo».
Grande fiducia nel suo Napoli, la speranza di poter continuare l’onda lunga del successo di Champions con il Villarreal.
«Questo è il mio auspicio, ovviamente, ma le verifiche si attendono sempre dal campo, in anticipo non puoi mai avere le risposte. Per ora posso dire che mi hanno fatto molto piacere i complimenti di Buffon che ci ha definito una squadra organizzata, sono contento che personaggi di grande spessore riconoscano al Napoli un’identità importante».
Riceve complimenti da Buffon e li fa a Ranieri.
«Ho sempre detto che è un grande tecnico, la sua capacità è di studiare i punti deboli degli avversari e di colpire. Ha una grande esperienza e se riesce ad allenare da tanti anni ad alti livelli significa che è uno dei migliori. L’Inter è rivitalizzata e ha valori tecnici altissimi, viene da due vittorie. Per noi sarà un ostacolo in più avere di fronte una squadra rinfrancata che ha conseguito risultati importanti in Italia a Bologna e in Champions in Russia contro il Cska Mosca».
L’anno scorso fu la prima di Leonardo al «Meazza» proprio contro il Napoli, stavolta sarà l’esordio di Ranieri a Milano sulla panchina nerazzurra.
«Rispetto all’anno scorso sicuramente è cambiata la visione che gli altri hanno di noi. Alla vigilia della sfida col Villarreal l’allenatore Garrido disse che eravamo favoriti e quest’aspetto è bello. Adesso il Napoli è osservato e studiato da tutti: il nostro destino è continuare a stupire tutti».
Mazzarri precisa il concetto priorità Champions che non vuol dire tralasciare il campionato.
«In Europa League potevo cambiare formazione, come accadde contro lo Steaua. In Champions se non metti i migliori rischi di fare brutte figure e invece dobbiamo tenere alto il nome di Napoli in Europa, la prossima volta ci toccherà il Bayern che sta facendo cose eccezionali: ci è capitato un girone al top dei top. Ecco perché quest’anno, d’intesa con la società, preferisco fare qualche sacrificio in campionato perché ci sono 38 partite e c’è più tempo di recuperare. In Champions League invece si decide tutto in sei gare».
S’attende un’altra risposta da squadra importante dopo quelle con Manchester City, Milan e Villarreal. Il Napoli alla prova Inter: proverà a sfatare l’ennesimo tabù. A Milano la vittoria con i nerazzurri manca da diciassette anni.
«Non penso ai numeri ma al lavoro. E comunque per quanto riguarda i numeri voglio ricordare che l’anno scorso abbiamo vinto nove volte fuori casa, tra l’altro vincendo all’Olimpico contro la Roma. Il mio primo anno piazzammo sei colpi fuori casa dopo che il Napoli non vinceva da un anno. La crescita c’è stata anche da questo punto di vista, sicuramente si sono rafforzate le nostre convinzioni. Speriamo di partire bene anche a Milano contro l’Inter»
La Redazione
A.S.
Fonte: Il Mattino
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