Arriva la Juve, un’altra sfida modello Manchester City, Milan o Inter. Una di quelle sfide in cui gli azzurri di Mazzarri si sono puntualmente esaltati. Però ci sono due allarmi alla vigilia: i dubbi sulla presenza di Cavani e Inler saranno sciolti definitivamente solo in mattinata. Il Matador soffre per un taglio alla tibia destra, lo svizzero per una contusione all’anca sinistra. La Juve al San Paolo, una supersfida.
«L’approccio in questo tipo di gare è sempre stato giusto. E sarà così anche con la Juve ma non parliamo di partita decisiva, ne mancano tante»,
dice Mazzarri che però aggiunge.
«Sicuramente sarà un’altra finale, per noi sono tutte finali. Per riuscire a far gol dobbiamo giocare in un certo modo perché non ci riusciamo alla prima occasione. Ci tocca fare più fatica perché non abbiamo ancora la freddezza delle grandi squadre, tipo il Milan che ha sbloccato il risultato con il Chievo alla prima occasione utile».
Complimenti a Conte.
«Mi piace, una persona schietta, dice sempre quello che pensa. Sta facendo un ottimo lavoro ed ha anche la capacità di cambiare lo schieramento tattico. E poi corre a mille all’ora. Ricorda un po’ il mio Napoli, direi che ci hanno copiato soprattutto la fase difensiva».
Grande fiducia nel suo Napoli, come sempre.
«Quella con la Juve non deve essere la partita della vita, ma una tappa importante, un avversario sul nostro percorso che dobbiamo fare di tutto per superare. Adesso affrontiamo certe sfide senza timore, sappiamo reggere meglio le pressioni». Difesa del gruppo, difesa dei singoli. «Hamsik non segna? È un centrocampista e non ha l’imperativo di fare gol, sa gestire la palla e sa anche difendere. Lo valuto come prestazione e per quello che dà alla squadra. Anche con Cavani mi si diceva di lasciarlo fuori, invece ho insistito. Sono contento di quello che sta facendo Hamsik e non vedo il problema».
Gli errori difensivi, quello di Campagnaro è costato il gol di Denis. Errori che il tecnico attribuisce alla stanchezza.
«Quando si gioca tanto ne risentono soprattutto i difensori. Basta perdere un po’ di lucidità e l’errore si paga. Se giocassimo una volta a settimana i nostri difensori non commetterebbero errori individuali. Campagnaro è uno dei difensori di maggior rendimento della nostra rosa, al top non fa errori, ma alla terza-quarta gara può sbagliare: è umano».
Prova a leggere la partita il tecnico del Napoli, il recupero del match dell’undicesima giornata che fu rinviato per pioggia.
«La Juve ha un ritmo forsennato, allenandosi una volta a settimana arriva con la macchina messa a punto. Non dobbiamo commettere errori: loro sono letali quando recuperano palla e ripartono. Dobbiamo essere bravi a non fare leggerezze sul loro pressing. Sono sicuro che la Juve ci rispetta, sono primi meritatamente e non è casuale che loro all’undicesima partita abbiano avuto continuità di risultato, cosa che accadde a noi quando arrivai e collezionammo 15 risultati consecutivi».
Un trattamento particolare per Pirlo?
«Devo capire chi scenderà in campo, Pirlo è un fuoriclasse, come interpretazione non dovremmo sbagliare la gara. L’assenza di Marchisio? Un giocatore importante, se a noi mancasse Inler sarebbe la stessa cosa».
Chiusura sulla multa di Bergamo per il presunto gesto dell’ombrello. «Farò ricorso per l’ammenda, sul gol dell’1-1 sono andato verso il campo e ho fatto il gesto del pugno, non rivolto verso la tribuna. Era un’esultanza da sportivo verso il campo.
La Redazione
P.S.
Fonte: Il Mattino
