L’entusiasmo della squadra, l’affetto dei tifosi, la festa, la musichetta Champions. Tutte piacevoli sensazioni per Mazzarri che nella cena di fine stagione offerta ai suoi calciatori ieri sera al ristorante «Europa» a Pozzuoli si è lasciato un po’ andare dopo aver mantenuto una maggiore compostezza in quella ufficiale a «Villa D’Angelo»: in centinaia sul porto della cittadina flegrea l’hanno osannato ed invitato a restare. E il tecnico ha voglia di ripartire con il Napoli, di stupire ancora, di regalare e regalarsi emozioni ancora più intense della qualificazione in Champions e sullo sfondo non ci sono più le tentazioni (Napoli e Roma hanno preso altre strade). Questo il pensiero di Mazzarri, questo passa per la sua testa, questo dirà al presidente appena s’incontreranno: nessun proposito di divorzio, nessuna voglia d’interrompere il rapporto con gli azzurri per ripartire da qualche altra parte. C’è il Napoli, c’è Napoli, c’è l’intenzione di programmare al meglio la prossima stagione. Vanno intesi in tal senso tutti i messaggi lanciati da un mese a questa parte all’ambiente. Il tecnico punta a costruire insieme alla società una squadra attrezzata per competere nel migliore dei modi su tre fronti: campionato, Champions e coppa Italia. Questo dirà a De Laurentiis all’appuntamento tanto atteso dai tifosi e che anche ieri non si è concretizzato: traccerà un bilancio di quello che è stato e ragionerà su quello che sarà. Un incontro di fine stagione già programmato da tempo e che si svolgerà alla presenza del presidente, del direttore generale Fassone e del direttore sportivo Bigon. Esporrà il suo progetto tecnico, si parlerà di obiettivi, di mercato, di programmazione: De Laurentiis si troverà di fronte un tecnico motivato a dare il massimo per regalare un altro anno di emozioni. Ma è chiaro che il progetto tecnico, l’investimento economico tocca alla società, come pure l’ultima parola sugli acquisti e su tutti gli altri aspetti, compresa la scelta dell’allenatore: a decidere è il presidente e comunque il tecnico si adeguerà a quello che è il programma. Si ripartirà con Mazzarri, quindi, e con un progetto che si proverà a condividere nel migliore dei modi, in questa sarà fondamentale l’opera di cuscinetto di Bigon e Fassone tra il presidente e l’allenatore. De Laurentiis ha più volte ribadito la sua intenzione di proseguire con Mazzarri: «Ha due anni di contratto, perché dovrei liberarlo?» replicando con fermezza alle affermazioni del suo allenatore. Ha ricordato che il patto d’onore va rispettato da tutti e ha chiamato a sè Mazzarri e gli azzurri intorno alla torta con il simbolo del pallone della manifestazione continentale più importante. La musichetta Champions in sottofondo e l’urlo in perfetta sintonia: «Tutti per uno, uno per tutti», anche De Laurentiis ha una voglia matta di ripartire e di stupire ancora. Questo è lo spirito che vuole De Laurentiis e questo spirito gli confermerà Mazzarri che condividerà il progetto Napoli. Certo, farlo con una squadra attrezzata al meglio sarebbe un bene per tutti: il presidente un primo segnale forte lo ha già dato con l’adeguamento contrattuale a Cavani e blindando il Matador fino al 2016. Ora si attende il mercato: più forte sarà la squadra a sua disposizione, più possibilità avrà il tecnico di ripetere una grande stagione sulla panchina azzurra. Il Napoli del futuro è in cantiere già da tempo. De Laurentiis ci sta lavorando, con Mazzarri dovrà essere messa a punto la strategia per il prossimo campionato. La linea programmatica della società è chiara: l’obiettivo Champions non stravolgerà l’ideologia del club che ha portato a risultati straordinari in sette anni, dalla C il Napoli è tornato in Champions League. Si proverà ad accontentare nel migliore dei modi le richieste del tecnico, discorso di rafforzamento che Mazzarri non ha potuto sviscerare in pubblico perché c’era ancora un obiettivo da centrare: verrà messo sul tavolo anche l’aspetto economico legato al contratto dell’allenatore. Si prospetterà per grandi linee la prossima stagione. Con Mazzarri. A meno di clamorosi colpi di scena. Certezze assolute comunque non esistono. Mai. Soprattutto nel calcio.
La Redazione
C.T.
Fonte: Il Mattino
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