Il sigillo alla qualificazione in Champions lo vuole mettere così Walter Mazzarri.
«Siamo passati con undici punti nel girone più difficile, la squadra italiana a conquistare più punti. Un sassolino adesso vorrei togliermelo nei confronti di quei santoni che parlavano di un Napoli tutto da verificare a livello di gioco in campo europeo. Abbiamo dimostrato di essere la squadra italiana più europea di tutte, tanto è vero che anche all’estero ci studiano».
Poi il campionato.
«È ancora tutto aperto. Se riusciamo ad esprimerci al meglio delle nostre possibilità abbiamo possibilità di recuperare anche verso le prime posizioni, se invece non saremo pronti agli appuntamenti che ci attendono potremmo continuare a fare danni e perdere altre posizioni».
Grande con le grandi, grandissimo in Champions, piccolo con le piccole. Il Napoli vuole invertire quest’ultima tendenza.
«Sì, mi aspetto questa risposta. Abbiamo perso punti con il Chievo quando operai un ampio turn over ma anche contro il Parma quando giocarono i titolarissimi. Erano momenti diversi. Con il Lecce c’è stato un miglioramento perchè abbiamo fatto bene e vinto per la prima volta alla vigilia di una partita di Champions».
Un giorno di riposo assoluto dopo Villarreal, allenamento blando venerdì, ieri lavoro intenso e prove di formazione.
«Ho fatto staccare la spina perchè i ragazzi avevano bisogno di recuperare, ora sono tornato il martello di sempre: il campo di Novara è insidioso e ci vorrà il miglior Napoli, un Napoli con l’adrenalina da Champions».
Si definisce un corpo unico con la squadra a torna ancora una volta sull’episodio della sua espulsione a Villarreal.
«Io amo questa squadra, con i ragazzi c’è una simbiosi perfetta, loro mi stimano e credono in quello che faccio. La mia espulsione, a parte che ci sarebbe da discutere perchè Nilmar era nella mia area tecnica a cercare di perdere tempo, è stato un segnale ai calciatori che lo hanno recepito. Non dovevamo più consentire agli avversari di perdere tempo, era importante avere un atteggiamento più aggressivo e così è stato. Il Villarreal ha fatto la partita della vita, sembrava che fossero loro a doversi qualificare. E questo ci dà ancora maggiore orgoglio per ciò che abbiamo conquistato. Faccio tutto in funzione della squadra, pur di vederla vincere dormirei una notte all’addiaccio. Ringrazio sempre, oltre ai tifosi, i miei calciatori, una squadra che mi piace, che sento mia».
La formazione:
«Pandev gioca, questo posso dirlo. E gioca anche Dossena. Inler non sta benissimo e ha giocato tutte le ultime quattro partite, qualche problemino lo ha avuto anche Gargano. C’è Dzemaili, ormai un co-titolare come Pandev che vale uno dei tre che ho davanti. Lavezzi è diffidato? Non importa, se sta bene gioca: ora devo pensare al Novara. Il Pocho è un talento al di sopra della media, se migliora in fase realizzativa diventerebbe perfetto. Poi lui è uno che si allena giocando anche perchè a livello mentale non spende molto puntando tutto sulla fantasia. In difesa riproporrò l’assetto tipo, contro il Villarreal non abbiamo preso gol, cosa che non succedeva da molto. E Campagnaro e Cannavaro hanno riposato».
Passaggio su Grava.
«Meritava di avere la soddisfazione di entrare in Champions. È un uomo gruppo importante, però c’è anche Fideleff che ha fatto bene contro il Lecce».
Il Novara cambierà modulo e si gioca sul sintetico.
«Diverse squadre ci hanno affrontato cambiando il modulo, noi diventiamo immarcabili quando facciamo le cose bene, perchè riusciamo a trovare sempre una cosa in più per sorprendere gli avversari. Il sintetico non è un problema per una squadra tecnica, faremo una prova in mattinata. Tutto è studiato, la scelta sul mercato di Inler e Dzemaili ad esempio è stata fatta perchè potevano garantire qualche gol in più da lontano quando occorreva: adesso anche le loro reti stanno arrivando».
La Redazione
P.S.
Fonte: Il Mattino
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