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Il Mattino – Maggio, patto d’amore: “Napoli per sempre”

 

Super Maggio. Protagonista in campionato e in Champions League con il Napoli, punto fermo nell’Italia di Prandelli. Corre, segna e fa segnare. Il quarto tenore di Mazzarri, straordinariamente unico per continuità di rendimento. Bravo ad attaccare e a difendere, uno di quei calciatori che vorrebbero tutti gli allenatori. Legatissimo a Napoli e al Napoli, lancia un messaggio preciso da Coverciano, giura amore eterno.
Maggio, che sensazioni sta provando?

«Sono felice di questo bellissimo momento e spero che continui. Il rinnovo? È un’idea che c’è e sono contento di questo, adesso valuteremo un po’ tutto. La mia idea è quella di chiudere la carriera a Napoli».

Qual è il suo segreto?

«Le motivazioni, voglio migliorare ancora, ma sono contento che a 29 anni riesco ancora a giocare ad alti livelli. Negli anni passati sono sempre stato sul pezzo e non ho mai mollato. Ho avuto tanti infortuni ma ne sono sempre uscito bene. Ora sono felice di questo bellissimo momento e spero che continui ancora».

Il Napoli vola: messe ko Milan e Inter, si può puntare allo scudetto?

«È prematuro dirlo, siamo ancora all’inizio. Ma abbiamo vinto contro squadre importantissime e di valore che a livello di organico sono più organizzate di noi. Siamo felicissimi di questo periodo e dobbiamo continuare su questa strada. Presto per parlare di Napoli da scudetto, sicuramente è dura poterlo vincere. Se si guardano i risultati delle milanesi si può pensare che sia diminuita la distanza tra noi e loro. Ma il Napoli deve andare avanti per la sua strada senza fare paragoni».

Quindi il gap con le grandi è colmato?

«È chiaro che se si guardano i risultati si può pensare che abbiamo colmato la distanza dalle grandi. Inter, Milan, Juve, Roma e Lazio sono squadre che daranno filo da torcere a tutti, ma sicuramente ci saremo anche noi».

Come spiega la crescita del Napoli?

«In questi anni abbiamo dimostrato che il nostro valore è importante e che abbiamo le possibilità per fare bene. La società ha fatto grandi investimenti, ha speso tanto. È un momento positivo».

In Champions chi l’ha impressionata di più?

«In Champions non c’è stata una squadra che mi ha impressionato più di tanto, sarà perché stavamo bene noi. In diverse partite abbiamo imposto il nostro gioco e abbiamo sempre fatto bene. La mentalità del gruppo è quella di puntare sempre al massimo».

Dispendioso giocare su due fronti, d’accordo?

«Sappiamo che dobbiamo fare tante partite e a livello mentale può succedere di mollare, ma siamo partiti bene sia in Champions League che in campionato e abbiamo giocatori di esperienza. Vedremo più avanti se ci sarà un calo fisico o mentale».

Mazzarri valore aggiunto: cosa ne pensa ?

«Ha cambiato il volto del Napoli. Mi piace la sua schiettezza. È uno che ti dice sempre quello che pensa e te lo dice in faccia. Per un giocatore questo è molto importante».

Il Napoli è più maturo rispetto all’anno scorso: come siete cresciuti?

«Con il Villarreal non ho giocato e ho visto i miei compagni: rispetto all’anno scorso la sensazione è che siamo diventati più squadra, anche perché sono arrivati giocatori di qualità ed esperienza che hanno rafforzato il gruppo. E i risultati dicono tutto».

Ora l’Italia, con quale spirito affronterete il doppio impegno con Serbia e Irlanda del Nord?

«A Genova non c’ero ma quella non è stata una bella cosa per il calcio, speriamo che a Belgrado non riaccadano episodi simili. La qualificazione è già conquistata ma contro la Serbia non possiamo permetterci brutte figure. Ci sono diversi infortuni di giocatori importanti, ma in tanti vogliono mettersi in mostra. Non sottovalutiamo l’impegno, vogliamo continuare a fare bene. In Nazionale devi sempre dare il massimo, siamo l’Italia e non possiamo permetterci di fare brutte figure».

Prandelli lo ha avuto già da tecnico alla Fiorentina: come lo definisce?

«Non è cambiato rispetto a quando era alla Fiorentina. Lui è rimasto lo stesso, io ero giovane. Prandelli è un tecnico che prepara molto bene le partite, a livello di risultati ha fatto bene a Firenze e per il momento sta facendo bene anche alla guida della Nazionale».

Ibrahimovic dice di essere ormai prossimo a lasciare il calcio: cosa ne pensa?

«Spero che non sia vero perché sarebbe una perdita per il calcio mondiale. Non vorrei che si sentisse appagato. Una situazione, comunque, che dovrebbe far riflettere tutti».

 

La Redazione

A.S.

Fonte: Il Mattino

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