Cronaca di una domenica di sport negato. Di chi avrebbe voluto giocare nel suo palasport, tra le mura amiche come sovente si dice per indicare il palazzetto di casa. Ed invece le squadre di Napoli restano a secco questa settimana al PalaVesuvio e al PalaBarbuto e cercano casa a Cercola, Pozzuoli e in ogni palestra messa a loro disposizione per continuare il campionato. Chi impegna il polifunzionale di Soccavo deve invece fare la danza del sole per sperare che le infiltrazioni d’acqua non costringano a cambiare palestra come accaduto nello scorso week end. La più nobile del lotto partenopeo, la Saces Dike Napoli, impegnata nel campionato di serie A1 femminile con velleità quanto meno di playoff è costretta a migrare a Pozzuoli per affrontare oggi alle 18 l’Umbertide. Palazzetto, tra l’altro, non omologato e che costringerà la Saces a pagare una multa per campo non conforme. «Ad ogni modo – dice coach Molino – voglio che tutti quanti restiamo positivi e non ci approfondiamo sui problemi: sono il primo ad essere dispiaciuto per non poter lavorare come vorrei – continua il tecnico -. Sappiamo che prima o poi risolveremo il problema legato al palasport e recupereremo tutte le infortunate; ora pensiamo a dare il massimo perché è proprio questo processo di rafforzamento mentale prima ancora che tecnico che chiedo alle mie ragazze». Oggi a Pozzuoli arriva un cliente scomodo come Umbertide: «Chiediamo al nostro pubblico di seguirci in questo esodo al PalaErrico per aiutarci ad aggiungere alla nostra classifica i due punti in palio».
Andrà a Cercola, invece, il Cuore Napoli Basket di basket maschile che gioca contro la Tigers Forlì oggi al Palazzetto dello Sport «Caravita» di Cercola. Altra emigrante. «Chiediamo ai nostri tifosi di raggiungerci e sostenerci già da oggi. Il sostegno dei tifosi per noi è importante, il nostro carburante», l’invito di Mattia Mastoianni. Al palo il Napoli calcio femminile che ha dovuto da tempo rinunciare al Collana come proprio campo di gioco. Ci sono le nazionali. «Peccato, fanno sapere in società, che la precarietà che riguarda la nostra società non ha permesso a tre ragazze fortissime di andare in Nazionale. Hanno preferito rinunciare al calcio giocato per le difficoltà incontrate negli allenamenti». Si riprenderà il 7 novembre al campo Denza. Turno di riposo oggi per il Real Volley Napoli di B2 femminile. Sabato scorso furono protagoniste di una clamorosa interruzione di partita su un set pari per infiltrazioni di acqua dal tetto. Ad ogni punto l’arbitro era costretto ad interrompere il match per asciugare il terreno di gioco. All’ennesima interruzione, lo stop. Si riprese alla palestra contigua. In questo week end settimana di riposo per il ritiro dell’Aversa. Giocherà in casa nuovamente il 12 novembre alle 17 contro Catania. Sperando che non piova. In quel caso bisognerebbe spostarsi nella palestra più piccola. Infine cerca casa anche la Molinari volley di C femminile. La prima, al PalaVesuvio contro la Tipografia Graziano, è stata rinviata per l’inagibilità del palasport di via Argine a Ponticelli. Le ragazze di Ponticelli hanno scelto il campo di Cercola per disputare il loro campionato. Una domenica di ordinaria follia per una città, come Napoli, che vede tutti gli impianti completamente out. Poco sport di vertice a livello di squadra e quel poco viene anche spazzato via da una burocrazia e da una battaglia di posizioni nella quale chi esce sconfitto è lo sport. Ed il futuro è tutt’altro che roseo perché la soluzione delle problematiche relative all’impiantistica partenopea non sembra essere di immediata e facile soluzione con squadre che dovranno vedere programmi, prospettive ed ambizioni per questa stagione.
fonte: il mattino
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