Secondo quanto evidenziato dai colleghi del quotidiano “Il Mattino” evidenzia l’attenzione sul particolare momento dell’attaccante polacco del Napoli Arek Milik, costretto a saltare queste prime partite di campionato degli azzurri a causa di una condizione di forma non al meglio:
“Ancelotti deve capire se fare di Milik il suo faro lì davanti. E lo vuole capire alla svelta, visto che ha accettato di non ridurlo a merce di scambio. Domani il Napoli riprende la preparazione in vista del primo muro, quello delle 7 partite in tre settimane che può dare le prime indicazioni sulla stagione degli azzurri. Ed è questa la settimana in cui il polacco tornerà al centro dei pensieri: perché ha chiesto e ottenuto di starsene per sette in Polonia, probabilmente per affidarsi alle cure di qualche riabilitatore di fiducia, ma ora l’adduttore che gli ha dato noia fino alla scorsa settimana si spera non torni a fare capricci. Sì, non c’è altro tempo da perdere. E non c’è neppure così tanta pazienza. D’altronde il Napoli ha sempre tutelato l’attaccante preso dall’Ajax: ed è per questo che Ancelotti sta seguendo con una certa angoscia il suo (lento) recupero. Ed è chiaro che non vuole forzarlo: da domani tornerà a vederlo e a parlargli nella speranza che il dolorino che gli impedisce di sorridere sparisca. Quelle con la Sampdoria e con il Liverpool non sono snodi fondamentali di questa stagione, ma è evidente che c’è una certa impazienza per rivedere Milik in azione (l’ultima immagine è l’errore grottesco con il Barcellona, l’8 agosto). Certo, c’è Mertens e soprattutto Llorente. Ma è lui, l’uomo che gioca con la maglia numero 99 il vero 9 che tutti attendono. L’ultimo gol il 14 aprile, con il Chievo. Poi null’altro. Finale di stagione in ombra, un’estate di chiacchiere interminabili e ora la possibilità di dimostrare che il Napoli è suo e che non c’era bisogno di prendere Icardi (fosse davvero decollata la trattativa per l’argentino, Milik sarebbe stato ceduto frettolosamente) o chi per lui. Neppure quelli dello staff azzurro riescono a specificare l’entità del problema all’adduttore rimediato negli Stati Uniti, né la diagnosi sul recupero. Che slitta di continuo. Con una certa dose di ottimismo, si spera di rivederlo almeno nel secondo tempo con la Sampdoria, ma non è escluso che ricompaia nei radar la settimana successiva, magari con il Lecce. Tutto dipende da domani, da cosa dirà ai medici dopo l’allenamento. Sarà in quel momento che si potrà tirare un sospiro di sollievo. O far scattare il campanello d’allarme. Perché da quando è al Napoli sono ben 52 le gare saltate per infortunio. C’è nel mezzo il Liverpool, per lui un po’ il crocevia del suo destino: l’avesse messa dentro quella palla al 90′ nessuno avrebbe avanzato ombre su Milik: quando si parla di lui, in tanti gli ricordano che i gol non si contano ma si pesano. Nel senso, che tre gol all’ultima in classifica non valgono una rete ad Anfield in Champions. Jessica, la moglie, su Istagram, ieri ha annunciato trionfante il ritorno a Napoli: «È l’ora di tornare» ha scritto dall’aeroporto di Varsavia. Ha scelto, Milik, di lasciare la zona di Varcaturo, dove ha vissuto per i primi anni per spostarsi a Posillipo: in pratica andrà a vivere nella villa che è stata di Koulibaly fino a giugno […]”
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