Francesco Fimmanò, avvocato e professore universitario, è stato consulente del curatore fallimentare della Ssc Napoli, Nicola Rascio, nel 2004. Nel libro «Un giorno all’improvviso», edito da Rogiosi, racconta un particolare di quella estate che portò il club nelle mani di Aurelio De Laurentiis. Scrive Fimmanò: «(…) Il produttore non vuole i lavoratori azzurri, tra i quali spiccano i mitici massaggiatori di Maradona, dice che portano jella. Gli spiego più volte al telefono che non è possibile violare l’articolo 2112 sulla continuità dei rapporti e che non c’è modo di fare procedure in deroga (…) Durante l’ennesima riunione l’avvocato di De Laurentiis mi dà ragione e il futuro Presidente lo redarguisce in malo modo. Gli dà persino uno scappellotto (….) Per reintegrare i 22 stavolta il Presidente vuole uno sconto (…) Il Presidente Celentano e il Professore Rascio sono più bravi e calmi di me e chiudono la questione accordando uno sconto di 2 milioni di euro sulla cifra finale che diventa così di 29 milioni e 250mila euro (…) Da giurista e avvocato sono ancora incazzato con lui da quel 5 settembre 2004, ma da tifoso non finirò mai di ringraziarlo: ha fatto un lavoro straordinario, inimmaginabile».
Fonte: Ilmattino.it
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