Il Kun e il Pocho, Aguero e Lavezzi, compagni con l’Argentina, avversari in Europa. Insieme mai, in verità, tenendo presente l’ultima Coppa America con la Seleccion, spedizione infausta quella con Batista con eliminazione ad opera dell’Uruguay nei quarti. In campo non si sono mai incrociati. Lavezzi lasciò il posto ad Aguero nella prima sfida: il Kun entrò e segnò l’1-1 contro la Bolivia, alternanza anche contro la Colombia. Poi il Pocho finì fuori e Aguero divenne titolare segnando una doppietta nella terza sfida del girone contro Costa Rica.
Si ritrovano a Manchester, un abbraccio e via, poi avversari, leali ma avversari. Magari Maradona deciderà un colpo a effetto dei suoi, una visita a sorpresa in tribuna per vedere da vicino suo genero da avversario del suo Napoli. Chissà, sicuramente sarà una sfida che il Pibe seguirà con grande affetto da qualsiasi parte del mondo si troverà. Ventuno anno fa l’ultima coppa dei Campioni, la notte di Mosca con lo Spartak, era proprio il Napoli di Maradona.
«Adesso Sergio è nel posto giusto»,
ha detto Diego, sottolineando l’importanza della scelta di Aguero di giocare nel City.
La sfida tutta argentina nell’esordio di Champions, i segnali lanciati nelle rispettive partite di campionato: positivo Lavezzi un gol e tante giocate a Cesena, addirittura esagerato Aguero, una tripletta in Premier League. Ha fatto tutto lui contro il Wigan, partita che Mancini ha fatto saltare a Dzeko concedendo all’attaccante bosniaco un turno di riposo. Partenza formidabile di stagione per il Kun: sedici gol in quattro uscite, smaltite rapidamente le scorie della coppa America. Ma è tirato già a lucido anche Lavezzi. Un gol da opportunista e tante giocate a Cesena, anche Bergonzi, l’arbitro, gli ha stretto la mano quando ha lasciato il campo nel finale per Fernandez. Lontana la Coppa America, la polemica con il presidente De Laurentiis per il supplemento di vacanze in Sardegna, il Pocho si è rimesso rapidamente in forma dopo il primo assaggio di Napoli a Barcellona.
Il Kun e il Pocho, così uguali, così diversi. Talento e genio tutto argentino, più bomber Aguero, più altruista Lavezzi. Aguero è costato 45 milioni al City, così il club inglese lo ha prelevato dall’Atletico Madrid e lo ha strappato alla concorrenza, uno dei grandi colpi dell’estate. Lavezzi valutato 32 milioni da De Laurentiis, l’entità della clausola rescissoria del contratto dell’argentino. Una mossa del patron per allontanare le sirene inglesi e spagnole: il Pocho così è rimasto a Napoli.
Aguero, oro olimpico 2008 a Pechino, Lavezzi alla ricerca di una grande vittoria con il Napoli e ovviamente sempre con il pensiero rivolto alla Seleccion, dopo l’esclusione di Sabella per le due ultime amichevoli di settembre. Il faccia a faccia, il confronto: Manchester City-Napoli, la sfida tra i due grandi attaccanti argentini.
«Sergio è un attaccante fantastico, ha segnato tre gol bellissimi e ha avuto altre possibilità»,
ha detto Mancini.
«Buona vittoria a Cesena, serve per cominciare con il piede giusto, speriamo mercoledì di ripeterci, sono fiducioso»,
ha scritto Lavezzi su Twitter, ribadendo i concetti espressi nel dopo partita al “Manuzzi.
«Una vittoria fondamentale per prendere coraggio e andare a Manchester per giocarcela a viso aperto. Non siamo inferiori a nessuno»,
fu questo l’urlo di battaglia del Pocho. Questo è il suo spirito, fu così anche nelle trasferte dell’anno scorso di Europa League: Lavezzi se la giocò senza paura, praticamente per un’ora mise alle corde il Liverpool all’Anfield prima che gli azzurri cedessero alla tripletta di Gerrard.
«Siamo una grande squadra, possiamo mantenere alta la speranza, sono molto felice per i tre gol e per la vittoria: abbiamo tanti giocatori con i piedi buoni, ottimi Silva e Nasri come assist-man. Dobbiamo continuare così, Roberto ci chiede di tenere il pallone e i gol sono stati tutti e tre importanti. Probabilmente il più bello è stato il primo»,
ha scritto Aguero sul suo sito ufficiale. Il Pocho e il Kun, ecco la sfida.
La Redazione
A.S.
Fonte: Il Mattino
