Eccolo il Milan, subito. Poteva essere la sua squadra, invece sarà ancora una volta l’avversario da battere. Marek Hamsik è uno dei simboli azzurri nella supersfida del San Paolo. Lontane le tentazioni estive, lontana la maglia rossonera con lo scudetto, c’è solo e soltanto il Napoli nella sua testa. De Laurentiis se l’è tenuto stretto, alzando il prezzo e chiudendo la porta al Milan: lo slovacco ha prima barcollato, poi si è rimesso sulla retta via. In ritiro a Dimaro rassicurò il popolo azzurro: partecipò al coro chi non salta rossonero è, poi dal palco in piazza giurò rinnovato amore ai tifosi.
Mister x non era lui, o forse lo era nel giochino estivo di Allegri. Sicuramente piace all’allenatore e al Milan ma non se ne è fatto nulla, Hamsik è del Napoli ed è ripartito forte con il Napoli. Si è giocata una sola partita, questo è vero, fatto sta che nello scontro diretto del San Paolo il Napoli potrà già guardare il Milan con due punti in più che potrebbero diventare cinque in caso di una vittoria domani sera al San Paolo. Un gol a Cesena, uno sfiorato a Manchester con salvataggio sulla linea di Kompany, sempre a segno nelle tre amichevoli di agosto a Fuorigrotta, Hamsik è già in forma, effetto del suo duro lavoro in ritiro e della voglia di stupire ancora in maglia azzurra. Sul suo sito ha scritto. «A Manchester è stata una buona prestazione collettiva, peccato per quella palla che il difensore Kompany ha allontanato dalla linea di porta. Il Napoli in Champions ha giocato una gara eccellente. Siamo contenti perché abbiamo ottenuto un risultato importante sul campo di una squadra favorita per la vittoria del nostro girone». Poi la dedica ai tifosi napoletani. «I nostri tifosi sono stati fantastici, sebbene fossero in minoranza rispetto al pubblico di casa, ma il loro sostegno non è mai mancato. È solo l’inizio della stagione ma a Napoli è scoppiato già un grande entusiasmo. Dopo un pareggio a Manchester i tifosi ci hanno festeggiato alla grande, mancavano solo i fuochi d’artificio. Ed erano le quattro del mattino».
Napoli-Milan, la madre di tutte le partite. Sfida scudetto l’anno scorso, sfida scudetto di fine anni ottanta con i duelli Maradona-Gullit. Ora c’è Hamsik, il gioiello azzurro che rischiava di diventare rossonero, a prendersi la scena. «Lo voglio fresco contro Manchester e Milan», annunciò Mazzarri per motivare la sua scelta di tenerlo fuori nella partita di esordio contro il Cesena. Marek è fresco, questa sarà soprattutto la sua partita, uno dei protagonisti più attesi, una delle stelle nella notte del San Paolo, uno dei più temuti in casa rossonera. In Italia nessuno come lui, anzi in Europa nessuno come lui. In percentuale ha segnato di più di Lampard e Gerrard, i centrocampisti inglesi di Chelsea e Liverpool, che più di tutti sono bravi ad inserirsi e provare le conclusioni. Il capitano della Slovacchia è straordinario in questo, da centrocampista avanzato assicura sempre un numero importante di gol e va con facilità in doppia cifra. Tanti gol importanti, quello l’anno scorso contro il Genoa lanciò in maniera definitiva il Napoli verso la Champions League. Un gol contro il Milan avrebbe un valore enorme, simbolico e per la classifica. Hamsik che sgambetta il Milan, squadra che lo voleva in estate e titoloni tutti per lui.
Mai come quest’anno Napoli-Milan arriva così presto, alla terza giornata, il 18 settembre. E il tormentone Hamsik è ancora fresco, si è andati a avanti per tutto giugno e fino a metà luglio. Poi la parola stop, quando Marek ha ricominciato gli allenamenti in maglia azzurra. «Lo vedo concentrato e determinato», disse Mazzarri il primo giorno in ritiro. Aveva ragione: Hamsik è ripartito concentrato e determinato.
Questa contro il Milan è la sua sfida, la partita dei campioni, Mazzarri aspetta un suo guizzo, sarà tra gli osservati speciali. Dalla notte di Champions, alla prima notte dal profumo di scudetto, dal Manchester City al Milan, un altro grande appuntamento, un altro pienone al San Paolo, Hamsik è pronto a regalare un’altra gioia alla gente di Napoli. E un dispiacere ai milanisti.
La Redazione
A.S.
Fonte: Il Mattino
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