La Nocerina avrebbe voluto brindare in ben altro modo al ritorno in serie B dopo 32 anni. Il calendario sembrava anche averle dato una mano riservandole l’esordio al Braglia contro un Sassuolo in piena emergenza per l’assenza di ben sei giocatori. Tanto da costringere l’allenatore neroverde Pea a schierare dall’inizio, nel tridente d’attacco, un ’93 (il ghanese del Genoa Boakye) e il ’91 Laribi, reduce da un anno di esperienza con Zeman al Foggia. E, invece, alla fine è stato Pea a festeggiare la vittoria aggiudicandosi anche il derby dei tecnici esordienti nella cadetteria. L’Auteri band, dopo la spettacolare prestazione di otto giorni prima a Genoa in Coppa Italia, ha deluso, mostrando preoccupanti lacune nella fase difensiva e un appannamento sul piano fisico.
Auteri ha voluto dare fiducia ai suoi fedelissimi, al gruppo che solo pochi mesi prima aveva conquistato la serie B dominando il campionato. Conferma in blocco con Catania preferito a Farias, giovane talento brasiliano arrivato in prestito dal Chievo. La solita Nocerina, quindi, anche nel modulo, il 3-4-3, e nei movimenti in campo. I tre di dietro bloccati tranne quando c’è da dare una mano in avanti sui calci piazzati. Come è avvenuto poco dopo il decimo minuto, quando su angolo di Bolzan, l’incornata di De Franco manda il pallone sul palo e Di Maio, sulla ribattuta, è il più lesto di tutti. Sembrava proprio la giornata buona per il colpaccio. Da quel momento, invece, tutto è andato storto per la Nocerina. Bruno, il regista della squadra, è dovuto uscire per infortunio. È entrato Marsili, al fianco di capitan De Liguori non ancora al top. Ma il problema attuale della Nocerina è sulle fasce. Nel modulo voluto da Auteri, i due esterni di centrocampo, Scalise e Bolzan, devono garantire entrambe le fasi, come è avvenuto nella scorsa stagione. E, invece, i due appaiono spenti e così quando c’è da spingere la Nocerina gioca solo per vie centrali finendo in un imbuto mentre il trio difensivo, quando subisce l’azione avversaria, rimane troppo scoperto.
Il Sassuolo ribalta la partita. Su un angolo di Sansone (26′), Terranova irrompe di testa e brucia tutti sul tempo. Poi (34′) Boakye fa fuori De Franco e Pomante e trova l’angolino vincente. Infine, Sansone approfitta, cinque minuti dopo, di uno svarione di Gori per mettere al sicuro la vittoria. La ripresa? Nulla di emozionante se non il disperato tentativo di Auteri di raddrizzare la partita. Ma era ormai già chiusa.
La Redazione
A.S.
Fonte: Il Mattino
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