Il Mattino – La Juve Stabia non deluderà

Oggi il ritrovo della squadra gialloblù a Poggibonsi, domenica la prima di coppa Italia, a Modena, contro il Sassuolo. Per la Juve Stabia stagione 2011-2012, un esordio nel segno della continuità, visto anche che fra l’altro la squadra giocherà con la maglia della finale del Flaminio, in attesa della presentazione di quella nuova. Emozionato, finalmente vicino alla «sua» creatura, che ha comunque già avuto modo di visionare in ritiro, domenica sugli spalti ci sarà anche il patron Franco Giglio.
Dopo aver seguito dalla lontanissima Santo Domingo, dov’era per questioni lavorative, la fase finale della scorsa stagione, il patron non vuole perdersi neppure un minuto di quella nuova. «Lo ammetto, sono stato felice dei successi della squadra, ma ovviamente un po’ dispiaciuto per la lontananza».
La serie B in tre anni, questa era la promessa fatta assieme a Manniello il giorno del suo arrivo a Castellammare: una promessa mantenuta con precisione svizzera. «Beh, diciamo onestamente che nello scorso campionato si era deciso di gettare le basi per un progetto ambizioso, cercare di avvicinarci ai playoff, per poi puntare a ritoccare nei punti giusti la squadra e puntare alla serie B l’anno dopo. È andata bene, abbiamo anticipato i tempi».
Di Giglio la scelta di puntare su Braglia e dal tecnico arrivano solo attestati di stima: «Venivo dai campionati disputati a Sorrento e conoscevo bene il valore del tecnico. Se avessimo cambiato dopo le prime difficoltà saremmo caduti negli errori del passato: nel calcio l’elemento umano è fondamentale». Il carattere burbero di Braglia, la vulcanicità di Manniello, per l’ex dirigente rossonero un bel lavoro di collante: «Sono due persone eccezionali – sorride – anche se ammetto che tenerle a bada è una bella lotta. Ma lo faccio volentieri, siamo tutti una bella famiglia. Alla Juve Stabia si rema tutti dalla stessa parte».
In campo come dietro le scrivanie: «Non so quante altre squadre abbiano la fortuna di due dirigenti come Di Somma e Amodio che hanno fatto calcio a grandi livelli. Conoscono le doti tecniche dei calciatori, ma badano molto a quelle umane. Un giocatore non a caso può fare bene o male anche a seconda della piazza in cui deve esprimersi». La serie B aspetta di conoscere la nuova Juve Stabia. E viceversa: «Quest’anno ci confronteremo con realtà come Torino, Livorno, Sampdoria, Bari, che prima seguivamo solo in tv. Dobbiamo salvarci per gettare, poi, le basi per conquistare nel tempo qualcosa di più importante. Insomma, il progetto continua».
E non è allora un caso, forse, il ritorno a Poggibonsi, sede del ritiro di due promozioni. E se non ci fosse due… senza tre? «Piano, siamo tornati lì per scaramanzia. Ma l’obiettivo è e resta la salvezza». Giglio guarda però avanti e immagina un futuro ancora più roseo per la Juve Stabia: «Sì. Quando sono venuto a Castellammare intravedevo già la possibilità di raggiungere la cadetteria. E poi qui c’erano e ci sono delle opportunità di stabilità societaria che, onestamente, a Sorrento erano venute meno. In serie B, insomma, non saremo solo di passaggio».

Fonte: Il Mattino

La Redazione

M.V.

Vesux

I Am Naples Testata Giornalistica - aut. Tribunale di Napoli n. 33 del 30/03/2011 Editore: Francesco Cortese - Andrea Bozzo Direttore responsabile: Ciro Troise © 2021 IamNaples
Salvo accordi scritti, la collaborazione con questo blog è da considerarsi del tutto gratuita e non retribuita. In nessun caso si garantisce la restituzione dei materiali inviati. Del contenuto degli articoli e degli annunci pubblicitari sono legalmente responsabili i singoli autori. - Tutti i diritti riservati Vietata la riproduzione parziale o totale dei contenuti di questo portale Tutti i contenuti di IamNaples possono essere utilizzati a patto di citare sempre IamNaples.it come fonte ed inserire un link o un collegamento visibile a www.iamnaples.it oppure al link dell'articolo.