Ecco quanto ci ha dichiarato la moglie di Hamsik:
«Avevano i volti coperti da passamontagna, erano a bordo di un’auto ma non ricordo né il colore né il modello. Ho pensato solo a dargli le chiavi e a lasciargli la macchina. Ho temuto il peggio».
È ancora sotto choc Martina Franova, 23 anni, slovacca, moglie del centrocampista napoletano Marek Hamisk rapinata alla vigilia della sfida con il Machester City della propria Bmw X6 a Varcaturo, poco distante dal parco Palumbo. L’auto sulla quale è installato un antifurto satellitare è stata trovata ad una decina di chilometri di distanza dal luogo dell’aggressione, a Casacelle, il quartiere a ridosso del centro di Giugliano, poco distante da una zona dove spesso gli investigatori hanno scoperto e smantellato garage adibiti a depositi di auto rubate e a centrali della ricettazione.
I fatti poco prima di mezzogiorno. La giovane atleta, giocatrice di pallamano per l’Orta di Atella, ora all’ottavo mese di gravidanza, ha appena ultimato degli acquisti, monta in auto e sta dirigendosi verso la statale quando il percorso le viene sbarrato dai due balordi. Entrambi hanno i volti coperti, uno dei due impugna una pistola e la punta contro la donna. La vittima non ci pensa su: lascia le chiavi inserite, scende dalla Bmw a mani alzate e permette ai rapinatori di allontanarsi. Uno dei due monta sulla vettura, l’altro invece fugge con l’auto a bordo della quale era sopraggiunto assieme al complice.
Subito dopo l’aggressione, la giovane atleta lancia l’allarme. A Varcaturo sopraggiunge una volante della polizia in forza al commissariato di Giugliano. Gli agenti, coordinati dal primo dirigente Pasquale De Lorenzo soccorrono la vittima e avviano subito le indagini. L’auto, viene subito intercettata a Casacelle. Contemporaneamente, assieme alla questura di Caserta, la polizia organizza delle ronde nei pressi di casa Hamisk, nel Casertano, temendo che i malviventi potessero aver già approfittato delle chiavi conservate in auto per svaligiare la residenza dei giovani coniugi. Mentre diverse volanti della polizia presidiavano l’abitazione del centrocampista, dove nel primo pomeriggio si era già provveduto a cambiare tutte le serrature, gli agenti di Giugliano rilevavano le impronte lasciate sulla vettura; importante nella caccia ai rapinatori i filmati delle telecamere installate nelle vicinanze del luogo del raid.
L’episodio che ha destato molte preoccupazioni nei tifosi per la possibile reazione di Hamisk, già vittima di un furto poco dopo il suo arrivo a Napoli. Allora l’orologio gli fu restituito.
La Redazione
P.S.
Fonte: Il Mattino
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