Il ritiro è ormai concluso. Da domenica la Juve Stabia fa sul serio, torna per la terza stagione consecutiva nella coppa Italia Tim, ma stavolta col piglio della grande squadra, con la convinzione di essere tra i primi quaranta club d’Italia. Intanto prima della ripresa degli allenamenti, prevista per domani a Poggibonsi, e dell’esordio domenica a Sassuolo, il tecnico Piero Braglia si gode due giorni di riposo, pronto a lanciarsi nella nuova avventura cadetta.
Chiuso il ritiro a Gubbio, quali le prime impressioni sulla nuova Juve Stabia?
«Il ritiro è andato sicuramente bene. Non ci sono stati grossi intoppi o infortuni, e questo è solo un bene in vista dell’avvio di stagione. Anche perché fin dalle prime battute, in coppa e in campionato, dovremo fare i conti con le squalifiche dello scorso anno».
Tanti volti nuovi in un gruppo ben rodato. L’obiettivo primario è ricostruire l’unione d’intenti che ha portato la squadra alla serie B.
«I nuovi si sono inseriti subito bene. Ora devono pian piano capire cosa vogliamo noi da loro sul campo».
Parole di elogio sono giunte per Danilevicius, uno che si è subito fatto apprezzare sul campo e fuori.
«Sono contentissimo di Tomas. È un ragazzo che può dare una grossa mano alla causa della Juve Stabia, ma a patto di non caricarlo di eccessive responsabilità. Lui sa di essere un calciatore importante, è un nazionale, e potrà dare un contributo anche in esperienza ai compagni».
In tema di Nazionale, la Juve Stabia metterà a disposizione dell’Under 21 Biraghi e Colombi.
«Penso che sia un motivo di orgoglio per Castellammare. Biraghi era assente nell’amichevole di ieri degli azzurrini solo perché squalificato. Mi auguro nel corso dell’anno di lanciare qualche altro ragazzo in azzurro».
Con la speranza, intanto, dell’esordio del portiere.
«Simone, per me, è più forte degli altri portieri a disposizione di Ferrara. E credo che lo abbia dimostrato anche lo scorso anno con le prestazioni nella Juve Stabia. Ovviamente ognuno vede il calcio come crede, ma io ritengo che sia un talento assoluto nel suo ruolo».
Braglia, quanto le manca Castellammare? Tra ritiro e doppio esordio esterno in coppa e campionato, in città tornerete a giocare solo a fine agosto».
«Giochiamo lì, è chiaro che ci manca il contatto con la gente e con la città. Vogliamo tornare a Castellammare presto, per iniziare un nuovo anno, dimenticare presto il passato per proporci nel migliore dei modi nel campionato di serie B».
In tema di cadetteria, che idea si è fatto del prossimo torneo?
«Io so cosa ha fatto la Juve Stabia, poi bisogna vedere le altre. Noi partiamo dalla base dello scorso anno, una buona base che, ovviamente, ora bisogna vedere in un altro tipo di torneo. Siamo sereni, convinti di esserci mossi bene, convinti del fatto che l’unico vero obiettivo è la salvezza. Ma anche consapevoli che come squadra più o meno ci siamo. Vedremo nelle prossime settimane, sono convinto che se servirà ancora qualcosa la società non si farà trovare impreparata».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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