Giovanni Pablo Simeone è per tutti il Cholito, perché suo padre Diego è il Cholo: stasera giocherà nello stadio dell’idolo del suo papà, Maradona, contro quel Napoli che per il tecnico dell’Atletico Madrid è stato sempre un simbolo. Cholo e Cholito sono argentini e basta questo per farli sentire alla vigilia di una partita speciale nel San Paolo: perché per chiunque sia nato lì, questo è sempre lo stadio del D10S, del più grande di tutti i tempi. Undici gol in questa stagione, dieci in campionato e uno in Coppa Italia. E allora non è un caso che un anno e mezzo fa, Simeone senior disse: «Il mio Atletico mi ricorda il Napoli di Maradona che lottava con umiltà contro Milan, Inter e Juve». Ache Simeone padre ha sempre avuto la Juventus nel mirino: I bianconeri hanno condizionato la vita del Cholo in Serie A: 11 sfide (più una da allenatore col Catania), a volte è andata molto bene, altre molto male. «Siamo la squadra del popolo, come il Napoli di Diego Maradona». Diego Pablo Simeone definisce così il suo Atletico Madrid. «Il mio idolo è Icardi. Ho giocato con lui nell’Under 20 argentina: spero di imitarlo, è giovane, ma è cresciuto tanto e sta già facendo una grande carriera», ha ammesso l’attaccante che questa sera guiderà l’attacco del Genoa. Ora che Pavoletti è passato al Napoli, tocca interamente a lui il compito di reggere il peso dell’attacco della squadra rossblù: 4 gol nella ultime 4 partite, una doppietta alla Juventus nello strepitoso 3-1 del Genoa a Marassi: insomma, Simeone è atteso al grande esame del San Paolo. Juric avverte: «Il Napoli è favoloso, ma ce la dobbiamo giocare anche con loro». Il tecnico rossoblù aggiunge: «Quando voglio divertirmi vedo una partita del Napoli, sono bravi a difendere e attaccare, contano su interpreti favolosi. Dobbiamo rifarci alla gara di andata quando riuscimmo a concedere poco, muovere la palla ed essere aggressivi». Preziosi predica prudenza e Juric replica: «Devi giocare al calcio, cosa vuol dire prudente? Che ti metti lì, aspetti, preghi, resti coperto, tieni duro, poi ti fanno gol e cambi atteggiamento? Devi avere un’idea di gioco, che non vuol dire non essere prudenti».
Fonte: Il Mattino
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