Il test con il Peñarol è stato attendibile e infatti il Napoli, anche perché appena arrivato dal fresco Trentino, ha accusato la fatica e non è stato particolarmente brillante l’altra sera al San Paolo. Domani si replica contro gli spagnoli del Siviglia. Due amichevoli in quattro giorni e poi una lunga attesa fino al 22 agosto, la notte della sfida contro il Barcellona al Trofeo Gamper, se la società non riuscirà a trovare un avversario per Ferragosto. I 90′ dell’amichevole di giovedì hanno fatto emergere una certezza. Inler ha già le chiavi del Napoli. «Quando ero più giovane, i miei modelli erano Pirlo e Lampard», ha detto nel filo diretto con i tifosi sul suo sito internet. Scelte non casuali: due campioni, due giocatori di grande personalità. Gokhan imposta l’azione, recupera palloni, va al tiro. È quel centrocampista moderno a cui aspirava Mazzarri e infatti il corteggiamento con lo svizzero è durato oltre un anno. Funziona bene la coppia con Dzemaili, collaudata nella Svizzera. Il contributo di Inler sarà superiore quando migliorerà l’intesa con gli esterni Maggio (in palla) e Dossena (in ritardo, per una questione di caratteristiche fisiche) e soprattutto quando davanti a lui si sistemeranno Cavani e Lavezzi. Perché, ammesso che ve ne fosse bisogno, la prima prova seria del precampionato ha dimostrato che il Napoli non può prescindere dai due sudamericani. L’altro tenore, Hamsik,ha già trovato il gol e i suoi inserimenti offensivi sono efficaci. Si vede che lo slovacco è sereno, ha cancellato il pensiero Milan e si è messo a disposizione di Mazzarri con la voglia di essere protagonista anche in Champions. Il generoso Lucarelli non è ancora al massimo della condizione. Fosse stato quello dei tempi migliori, avrebbe raccolto gli assist di Dossena e Maggio nel primo tempo, piazzando di testa il pallone alle spalle di Carini. Mascara ha offerto un puntuale assist per Hamsik: è entrato più rapidamente in condizione. Per Mazzarri, la prima linea non ha bisogno di rinforzi: dà massima fiducia a Lucarelli e Mascara. In difesa, una luce e un’ombra. Fernandez ha personalità e ottima scelta di tempo. Ha commesso un errore nell’azione del gol del Peñarol, ma era stanco. Ruiz non sembra migliorato rispetto allo scorso anno e, al momento, Britos, super pagato ex difensore del Bologna, sembra favorito per giocare da centrale sinistro, anche perché copre meglio le spalle dell’esterno Dossena. Le certezze, in terza linea, sono note: Cannavaro e De Sanctis, rientrato nel giro della Nazionale.
La Redazione
A.S.
Fonte: Il Mattino
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