Gli indizi di Reggio Emilia erano stati molto incoraggianti. Il gol del San Paolo è la prova del nove. Anzi, la prova del 99. Arek Milik è tornato, e al centro dell’attacco del Napoli serviva eccome uno con le sue caratteristiche.
L’edizione odierna de Il Mattino dedica spazio al polacco, che “ha spalle larghe e capaci di caricarsi il peso di una squadra in difficoltà, in affanno e sopratutto impaurita. Una squadra che mai come in questo momento della stagione ha bisogno di potersi appoggiare sul gigantone polacco dai piedi raffinati. Sì, perché Milik non è solo il classico palo della luce che si piazza lì davanti e aspetta che il pallone si materializzi comodo comodo dalle sue parti per spingerlo dentro. Arek è un ragazzo generoso che il gioco non sa solo finalizzarlo, ma lo costruisce pure. Lo fa con dedizione, spirito di sacrifico e grande senso tattico: caratteristiche che diventano preziose per una squadra che in questo momento ha bisogno di alternative nuove in avanti visto che tutta la serie A conosce a memoria tagli, movimenti e triangoli palla a terra dei tre piccoletti”.
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