Mazzarri lo ha detto anche alla vigilia della partita contro il Villarreal, la notte della storia. Ha guardato alle sue spalle prima di avviarsi verso l’atto decisivo del girone di Champions League. «Due anni fa, quando sono arrivato io sulla panchina del Napoli, eravamo al sest’ultimo posto in classifica e ora guardate dove siamo». Tra le sedici grandi d’Europa e negli ultimi dodici mesi il valore economico della squadra è clamorosamente aumentato.Il valore della rosa è da 200 milioni, 60 in più rispetto al dicembre 2010, quando gli azzurri conquistarono a fatica il passaggio ai sedicesimi di Europa League, battendo al 95′ la Steaua Bucarest al San Paolo: il viaggio sarebbe finito a Vila-Real, da dove mercoledì scorso c’è stato il grande balzo verso gli ottavi di Champions, traguardo raggiunto soltanto una volta, quando c’era lui, Maradona, il più grande di tutti.
Il Matador Cavani è il giocatore con il cartellino più costoso, almeno 45 milioni. Le sirene inglesi e spagnole si fanno puntualmente sentire, però De Laurentiis le ignora. «Cavani è il mio campione e neanche per cento milioni lo cederei». Stesso discorso per Hamsik, negato al Milan e all’ex premier Berlusconi nella scorsa estate. Per Lavezzi c’è da due anni una clausola rescissoria di 31 milioni, tuttavia la società e il procuratore Mazzoni, che ha collaborato per l’acquisto di altri argentini (Fernandez, Chavez e Fideleff) ed è l’agente di Campagnaro, discutono sulla possibilità di cancellarla per evitare «tentazioni».
In un anno è lievitata la valutazione non soltanto dei tre big dell’attacco ed è questo l’aspetto più significativo dell’opera di Mazzarri, allenatore aziendalista. Cannavaro, il capitano, neanche era certo di rinnovare l’impegno con il Napoli e soltanto a metà dicembre 2010 si accordò con De Laurentiis. È un difensore centrale esempio di continuità e appare un errore tenerlo fuori dalla Nazionale. Due colonne i suoi partner Campagnaro e Aronica, che però potrebbe concludere tra cinque mesi l’avventura napoletana: è in scadenza di contratto e la trattativa per il rinnovo non è stata ancora aperta. Maggio è diventato titolare fisso in Nazionale ed è oggetto dei desideri di club italiani e stranieri. Il suo impegno con De Laurentiis scade nel 2013, il giocatore ha annunciato l’intenzione di restare in azzurro per sempre. È cresciuta anche la valutazione di Gargano, recuperato dal tecnico soprattutto sotto l’aspetto psicologico.
Presto De Laurentiis, il direttore sportivo Bigon e l’allenatore si confronteranno sul mercato di gennaio. Mazzarri vorrebbe evitare il rischio della coperta corta, che ha condizionato alcune partite di campionato quando è scattato il turnover. Il presidente, prima, vuole attendere il rientro di Britos e Donadel, finora indisponibili. Gli osservatori della società sono al lavoro, soprattutto in Sudamerica, dove le relazioni sono fitte da quando era direttore generale del club Marino. Occhi puntati anche sul cileno Vargas, 22 anni, esterno dell’Universidad, seguito anche dall’Inter e dallo Zenit San Pietroburgo. E dal club di Spalletti arriva un segnale: è quello di Bocchetti, il difensore napoletano che vorrebbe giocare nella squadra della sua città, come confermato dal suo agente D’Amico.
La Redazione
P.S.
Fonte: Il Mattino
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