Per scongiurare ulteriori assalti al proprio gioiello, il Napoli sta pensando di ricomprarsi Lavezzi. Ormai sembra rassegnato perfino il presidente dell’Inter Massimo Moratti, il che è tutto dire, all’idea che il Pocho non si muoverà dal Napoli. Ma in futuro non si sa. L’esborso per la mini-trattativa è già previsto: un piccolo innalzamento dell’ingaggio e l’eliminazione della clausola rescissoria che tanto turba il patron azzurro De Laurentiis. «Il contratto? Si può fare tutto, la clausola potrà essere eliminata, dipende solo dalla società. Il futuro del Pocho? Ribadisco che sta bene a Napoli, al momento non c’è nulla. Poi se qualcuno dovesse chiederlo, bisognerebbe discuterne col club», sgombra il campo dai dubbi il procuratore-amico del fuoriclasse argentino, Mazzoni. Che poi aggiunge: «Non è arrivata nessuna offerta ufficiale dell’Inter. I presidenti si sono sentiti: se si mettessero d’accordo tra di loro, solo dopo ne potremmo parlare».
Walter Mazzarri, che dell’aspetto economico della vicenda non si occupa, pensa solo all’aspetto tecnico: sull’ipotesi di cessione del Pocho lui non vuole entrare. Ezequiel si allena regolarmente da venerdì scorso, senza soste neppure a Ferragosto, con una breve pausa nel weekend per l’incontro chiarificatore in barca con il presidente De Laurentiis. E probabilmente per discutere già dell’eliminazione della clausola rescissoria. Con 31 milioni (e il sì del Pocho) l’affare sarebbe chiuso e poco importa se va a rinforzare una diretta antagonista. Sul fronte Giuseppe Rossi, il Napoli è tornato a essere cauto. Ieri sera, come previsto, Pepito ha giocato in Champions: questo significa che anche se dovesse arrivare a gennaio potrebbe essere impiegato soltanto nella malaugurata ipotesi di «retrocessione» in Europa League e a patto che il Villarreal non vi prenda parte. Insomma, un campionissimo a mezzo servizio. La sensazione è, che almeno per quest’anno, il sogno resta di rimanere tale.
Gli allenamenti
Napoli al lavoro ancora a porte chiuse, lontano dall’affetto dei tifosi e dagli sguardi degli addetti ai lavori. Sul sito del club, un telegrafico «bollettino» sullo svolgimento della preparazione precampionato recita di una mattinata passata «in palestra, riscaldamento e poi lavoro atletico in campo con ostacoli bassi. Di seguito allenamento tecnico tattico». Giornata che per tutti è proseguita «nel pomeriggio, con seduta tecnico-tattica. Partita con le mani e gol di testa seguito da test a pressione cinque contro cinque». Come sempre un gruppo di appassionati si è, fiduciosamente, appostato all’ingresso del quartier generale azzurro, a Castelvolturno, strappando sorrisi e saluti ai calciatori che sono passati a bordo delle proprie auto.
Il Barça
Lo sciopero annunciato dal sindacato dei calciatori spagnoli ha messo in dubbio per tutto il pomeriggio di ieri l’amichevole di lunedì sera a Barcellona, rischiando di stravolgere il programma di avvicinamento alla prima di campionato del Napoli: poi, in tarda serata una schiarita e il Trofeo Gamper non dovrebbe saltare. Meno chiarezza sull’inizio della Liga, previsto in questo weekend. La protesta dei giocatori potrebbe infatti ancor far ritardare il torneo di un paio di settimane. Proclamato lo stop persino agli allenamenti degli atleti. Nel pomeriggio un intervento del presidente dell’Afe (l’associazione dei calciatori spagnoli) Luis Gil aveva già dato via libera ai calciatori del Villarreal, che mercoledì disputeranno il ritorno del preliminare di Champions.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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