Sono ripartite insieme, dall’inferno. Una grande scalata negli ultimi sette anni. La Juve è arrivata allo scudetto e insegue il bis in coppa, il Napoli, uscito agli ottavi di Champions, punta alla coppa Italia, trofeo che manca dal 1987, l’anno del primo tricolore con Maradona. La Juve ha ancora fame, i festeggiamenti non l’hanno distolta. «Era giusto festeggiare, però abbiamo ricominciato a fare sul serio. Vincere anche la Coppa sarebbe qualcosa di straordinario, renderebbe la stagione davvero fantastica», dice Conte, il tecnico bianconero. «I miei ragazzi farebbero qualsiasi cosa pur di battere la Juventus e centrare quest’impresa. All’Olimpico ci saranno trentamila napoletani e muovere tanti tifosi è già qualcosa di fantastico. Se riuscissimo a vincere sarebbe davvero eccezionale», confida Mazzarri.
La grande voglia di Conte, la grande voglia di Mazzarri. Il rispetto reciproco e i complimenti. «Il Napoli è la peggiore squadra in assoluto che ci poteva capitare, ha mostrato grandi potenzialità anche in Champions dove ha messo in difficoltà il Chelsea. Ci vorrà il centodieci per cento per vincere la partita», spiega Conte. «La Juve è favorita, ha vinto lo scudetto ed è ancora imbattuta. A livello psicologico sono loro avvantaggiati, noi dobbiamo essere bravi a gestire la situazione e anche il grande entusiasmo dei tifosi. Hanno giocatori esperti, abituati a queste partite, che danno sicurezza agli altri. Del Piero ha giocato Mondiali, la sua esperienza è grandissima, rappresenterà l’insidia maggiore perchè con una giocata può risolvere la partita. Dovremo essere concentrati, adrenalici ma non tesi perchè la tensione gioca brutti scherzi», spiega Mazzarri.
Provano a nascondersi fino all’ultimo ma le formazioni sono fatte. La sorpresa è Borriello in attacco al posto di Vucinic. Mazzarri rilancia Lavezzi. «Si è allenato molto bene, sta bene, è in grande forma. La cosa più importante in partite del genere è l’approccio, le finali sono gare secche, diverse. Contano ancora di più gli episodi. A centrocampo le scelte sono obbligate, Donadel manca da tempo e Gargano è squalificato. Tatticamente faremo le solite cose». La coppa Italia, tappa importante soprattutto per il presente. «La finale non è un punto di partenza e non è un punto di arrivo, va a chiudere alla grande un triennio di ottimi risultati ma non cambia gli scenari per il prossimo futuro», annuncia Mazzarri, che nella prossima settimana si incontrerà con il presidente De Laurentiis per programmare la nuova stagione.
Vigilia particolare per Conte tirato nuovamente in ballo da Carobbio nel ciclone calcioscommesse. «Rispondo come tre settimane fa. Si parla del nulla e non commento il nulla. Non credo di avere nemici nel calcio, sicuramente quando si vince sei meno simpatico. Nel calcio c’è il bene e c’è il male e tante situazioni sono pilotate. Non rispondo perchè c’è un’inchiesta. Se e quando sarò chiamato risponderò», dice l’allenatore della Juve. Vigilia particolare anche per Mazzarri, alla seconda finale di coppa Italia, qui perse ai rigori contro la Sampdoria, avversaria la Lazio. «Quella sconfitta ai rigori la ricordo con amarezza ma è anche motivo d’orgoglio. Da allora ho fatto tanta strada con il Napoli e la vivo con più serenità». Juve-Napoli, la terza sfida dell’anno. Gli azzurri misero alle corde la Juve al San Paolo, fu la serata più difficile per i bianconeri, che però rimontarono e pareggiarono per 3-3. «Quella sera per la prima volta giocammo a tre, riuscire a recuperare quella partita ci diede grande fiducia nei nostri mezzi e maggiore convinzione», spiega Conte. «Vedere che anche una squadra di campioni come la Juve cambiò modulo per affrontare il Napoli è stato un motivo di grande soddisfazione. Abbiamo fatto cambiare la mentalità di tutti quelli che pensavano si potesse giocare solo a quattro. Ora anche in Europa molte squadre adottano lo stesso modulo».
La vetrina europea, la Champions che il Napoli ha disputato da protagonista però ha fatto perdere punti in campionato. «La Champions non eravamo abituati a giocarla e in più aggiungerei il cammino in coppa Italia. Questi impegni ci sono costati dai dodici ai quattordici punti in campionato». La finale di Coppa Italia, ultimo atto di una stagione lunghissima, esaltante per la Juve, bella per il Napoli ma che potrebbe diventare bellissima con la coppa Italia. «In settimana ho provato a dare gli input giusti ai ragazzi, soprattutto da un punto di vista psicologico. Una partita secca, diversa dalle altre, andrà affrontata nel migliore dei modi», dice Mazzarri. Stasera la verità.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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