Stavolta è la notte di De Sanctis. Il portierone protagonista contro la Fiorentina: nel primo tempo il Napoli soffre ed è lui a salvare gli azzurri. Almeno due super parate: la prima sul tiro dal limite di Montolivo, la seconda sul colpo di testa ravvicinato di Natali. La Fiorentina se la gioca alla grande al San Paolo, Cerci è indemoniato sulla sinistra, a sbarrare la strada ai viola ci pensa il numero un azzurro.
Nei momenti difficili c’è sempre De Sanctis. Anche quando si tratta di riportare tutti con i piedi per terra: «Inter e Milan sono superiori, ci sarà bagarre dalla terza alla quinta posizione. Sarà fondamentale riconfermarci nella ribalta continentale», ha detto. Una sicurezza, contro i viola l’ennesima conferma, al momento è uno dei portieri italiani più forti in circolazione. Infatti dopo l’infortunio di Viviano il cittì azzurro Prandelli lo ha riportato nel giro e ormai fa di nuovo parte in pianta stabile del gruppo Italia. «Credo di averlo meritato». Una parata vale quanto un gol, forse di più in determinati momenti delle partite, quando si rischia di andare sotto, nelle fasi più delicate. Una prodezza che serve anche per rianimare la squadra in difficoltà.
De Sanctis valore aggiunto del Napoli, proprio come il tridente delle meraviglie. «Ma a me non importa non prendere gol, voglio vincere e basta. E quello che conta nel calcio». Anche l’anno scorso le sue parate furono determinanti nella cavalcata verso la Champions allo stesso modo dei gol di Cavani, delle magie di Hamsik e delle serpentine di Lavezzi. I suoi interventi decisivi portarono almeno sette-otto punti in più. Oltre al record dei 799′ d’imbattibilità al San Paolo con cui si è lasciato alle spalle un mito come Luciano Castellini, il giaguaro. «I record non li inseguo, ma questo mi ha fatto davvero piacere. Castellini è stato un mito per me». E quest’anno sta ripartendo allo stesso modo. Assoluto protagonista contro la Fiorentina, un prim’attore, come fu determinante domenica scorsa nel big match vinto contro il Milan. Con il Napoli in vantaggio 2-1 chiuse la porta da campione ad Aquilani che lo aveva beffato di testa in avvio di partita. Una super parata pesante quanto uno dei tre gol del Matador.
De Sanctis fu fondamentale nella vittoria contro i rossoneri. Il portiere abruzzese è diventato un punto fermo nel Napoli degli ultimi anni. Anche lui è cresciuto con il Napoli e ha vissuto questi anni fantastici con Mazzarri in panchina. L’Europa League, poi il terzo posto e la qualficazione in Champions. Ora la nuova avventura con Napoli che sogna lo scudetto. Un punto di forza, a Napoli sta vivendo una seconda giovinezza dopo gli anni importanti con l’Udinese. Portiere esperto e con l’entusiasmo di un ragazzino.
Nel momento di maggiore sofferenza con le sue parate ha ridato coraggio anche ai tifosi: un’ovazione per lui dopo gli interventi decisivi su Montolivo e Natali. In attesa della Champions con il Villarreal e di un altro prevedibile pienone la risposta del pubblico è stata comunque buona anche contro la Fiorentina: sono circa in quarantamila al San Paolo. Niente male per un sabato sera. Cannavaro entra in campo come un gladiatore. Pugno al cielo incita la folla a tifare, poi il capitano applaude i tifosi. Si riscalda lo stadio per il Pocho Lavezzi, e per super De Sanctis. De Laurentiis ha assistito alla partita in tribuna dal solito posto in compagnia del sindaco De Magistris. In giornata era stato un paio d’ore in questura incontrandosi con alcuni funzionari. Alla fien finisce 0-0 e tutti hanno negli occhi quegli interventi salva-pareggio: in fondo in una serata del genere può andar bene anche non perdere.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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