Raiola Carmine, 43 anni, da Nocera Inferiore, detto Mino o il pizzaiolo per via delle origini familiari, è la chiave di svolta che può portare Marek Hamsik al Milan oppure al Manchester City e, comunque, lontano da Napoli. Il soprannome non gli piace («Mai fatto il pizzaiolo, al massimo il cameriere») ma in fondo questi sono dettagli buoni per il folclore. La sostanza del personaggio, piuttosto, praticamente sempre in viaggio, dice che i trasferimenti d’oro dell’estate scorsa in serie A sono passati tutti attraverso di lui, manager capace di spostare Balotelli, Ibrahimovic e Robinho (e relativi vagoni di soldi) con una scioltezza inquietante. «Se resta a Napoli? E io che ne so», taglia corto Raiola che come al solito, non esclude nulla, non ammette nulla, lascia aperta ogni ipotesi. «Se ho preso o meno la sua procura sono affari miei», insiste. No. Raiola non rassicura né il Napoli né i suoi tifosi, né tantomeno il suo presidente De Laurentiis che pochi giorni fa ha ammesso che «Venglos e Raiola hanno creato una nuova associazione per gestire il cartellino di Marek. Ma lui è felicissimo di stare con noi». Già, ma poiché ora di mezzo c’è Raiola, è da escludere che queste parole chiudano la vicenda. Fra un giorno o fra un mese, il medesimo procuratore spiegherà che giornali e tv hanno equivocato, che la situazione è cambiata. «Io non creo casini, né induco i miei giocatori a crearne – disse una volta il re mida del mercato in risposta alle accuse più frequenti – se ci sono casini porto via il giocatore, semplice». Scenari poco rassicuranti, insomma. E poco importa se il Milan non ha ancora iniziato per davvero la trattativa: lo slovacco è in cima alle preferenze di Allegri anche se Galliani ha ufficialmente smentito l’interesse del Milan dopo le dichiarazioni inferocite di Aurelio De Laurentiis. Se c’è il manager dei campioni di mezzo, è evidente che Marek è ora sul piatto delle squadre più forti d’Europa. Soprattutto quelle di Premier League: il City di Mancini su tutti. Più o meno, la sensazione, di quello che avvenne lo scorso anno quando nella vita professionale di Super Mario Balotelli spuntò lui, a metà di marzo, ad affiancare il lavoro dell’agente. Il conto è facile da fare: Raiola ha fiutato l’affare. E i soldi si fanno soprattutto con i trasferimenti. E così Bigon e il patron azzurro stanno pensando alla strategia per evitare che la fuga di Marek spiazzi il mercato del Napoli. In primo luogo, c’è da definire il prezzo del cartellino: non meno di 28 milioni di euro. Una cifra alla portata dei top club. E poi bisogna convincere De Laurentiis che a più riprese ha ribadito che né Marek né gli altri gioielli azzurri sono in vendita. Hamsik, da parte sua, è a Bratislava, pronto all’ennesima gara da capitano con la sua Slovacchia che parla ai tifosi del Napoli attraverso il suo blog. Evitando, forse consigliato dallo stesso Raiola, di parlare di futuro. «L’emozione più grande? Sicuramente l’ultima sfida del girone di Europa League contro la Steaua. Sinceramente qualche anno fa non avrei mai pensato che il Napoli sarebbe tornato grande ma con il passare del tempo siamo migliorati e fortunatamente tutto è andato bene», ha scritto nella sua lingua. Esalta il pubblico e pensa: chissà cose succederà a Napoli se dovessimo vincere qualcosa». Insomma, nulla che lasci presagire un addio. Ma il mercato chiude il 31 agosto.. A parlare del futuro di Marek ci pensa, dalla Germania, Edinson Cavani: «Io spero che ognuno dei miei compagni possa realizzare i suoi sogni. La decisione che Marek prenderà sarà importante, spero faccia la scelta migliore, e che potremmo giocare insieme anche l’anno prossimo. Anche perché il Napoli ha grandi obiettivi e vuole andare avanti con questa squadra». Uno dei sostituti papabili è Diego Forlan, compagno nella Celeste. Il Matador glissa: «Quello dell’Uruguay è un bellissimo gruppo, mi piacerebbe se qualcuno venisse a giocare con me. Sceglierlo io? Non saprei. È davvero difficile, sono tutti bravi.
La Redazione
C.T.
Fonte: Il Mattino
