Barcellona – Forse in fondo nessuna se l’aspettava. Ma la debacle c’è stata: eppure per chi voleva vivere questa esperienza alla fine c’è poco da recriminare. In fondo giocare qui è già un onore, si saranno detti i tifosi azzurri che hanno invaso Barcellona. E sono in pochi che polemizzano: «Era il caso giocare una partita contro i migliori del mondo?». Una delusione che qualcuno forse poteva pure paventare, ma alla fine il morale per una trasferta da poter dire «io c’ero» non è poi del tutto sotto le scarpe. Qualcuno recrimina addirittura sulla splendida rete dell’1-0 annullata a Cavani che aveva fatto sognare; poi, a mente più fredda, finisce per riconoscere che attualmente questa squadra è irraggiungibile:«è stato un onore essere stati invitati per il loro trofeo».
Una giornata finita non alla meglio, ma poco importa: per i più ottimisti ci sarò tempo per rifarsi e il Barcellona non si incontra tutti i giorni. Un giorno particolare iniziato in mattinata con tante maglie azzurre nella marea blaugrana che si avviava verso il Camp Nou: magliette azzurre più datate con il nome di Lavezzi e il numero 22, altre nuove di zecca con il doppio sponsor. L’importante è partecipare all’Evento per i tifosi catalani presentato con scritte celebrative sulle mongolfiere fuori dallo stadio. Tifosi di ogni età con la maglia di Messi, un’icona: la indossano tutti, quella con il nuovo sponsor e le bande verticali più strette e quella vecchia ma sempre di moda con lo sponsor Unicef. Una folla oceanica che avanzava a ritmo di musica e con tanti napoletani mischiati a quelli del Barcellona: almeno ottomila, tra gli 90mila che gremiranno gli spalti.
In particolare in 500 prima della partita hanno sostato per ore dinanzi l’hotel Princesa Sofia dove alloggiavano Lavezzi e compagni. L’importante è partecipare alla serata del Gamper, la festa del club catalano. Un’ora e mezza prima del match lo stadio comincia a riempirsi. I tifosi del Napoli sono un po’ ovunque: vendita aperta in tutti i settori attraverso internet e ai botteghini.
In tantissimi hanno scelto di trascorrere qui la vacanza, pur di vedere che lo speaker sottolinea: «Un benvenuto a tutta la gente di Napoli» e dagli spalti la risposta fortissima dei napoletani. All’applauso si uniscono gli spagnoli. Nel terzo anello spunta una bandiera: «Al di là del risultato». Poi, gli azzurri di Mazzarri con la maglietta da passeggio entrano in campo: i giocatori scattano foto con i telefonini, anche per loro è un evento. Cavani e Gargano si avvicinano a un gruppo di tifosi, firmano autografi. È festa, forse anche dopo li 0-5.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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